Banche (+1,2%) – Ottima partenza per UniCredit (+2,9%) e Ubi (+1,9%)

Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un rialzo dell’1,2% e “battendo” l’analogo europeo (+0,4%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,8%).

Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno ripreso i negoziati e raggiunto un accordo di massima, la cui ratifica potrebbe avvenire a breve.

Sul fronte italiano, il Governo ha inviato la manovra 2020 alle Camere, dove è iniziato l’iter per l’approvazione e con l’UE che per ora non la boccerà.

In questo contesto, con lo spread Btp-Bund sceso in area 150, il comparto bancario ha archiviato una giornata positiva.

Sul Ftse Mib spicca UniCredit (+2,9%), che sta ragionando sulla joint venture relativa alla banca turca Yapi.

Prosegue il buon momento di Ubi (+1,9%), il cui Ceo Victor Massiah ha detto in un’intervista che un’eventuale fusione deve essere ben ponderata, con la banca che ha lanciato la divisione Global Markets.

Sul Mid Cap contiene il calo Mps (-0,2%), con il mercato che resta in attesa di novità sui dettagli dell’uscita del Mef dal capitale e sul de-risking.

Acquisti su Creval (+1,1%), al centro di rumor di stampa in ottica M&A e con la banca che ha collocato un bond.

Tra le Small Cap focus su Carige, che rimane sospesa dalle negoziazioni, con l’assemblea straordinaria del 20 settembre che ha dato l’ok al piano di rafforzamento patrimoniale da 900 milioni, di cui 700 milioni come aumento di capitale. Il tutto in attesa della prossima fase. I commissari lasceranno dopo la fine del periodo di amministrazione straordinaria.