Servizi Finanziari (-0,3%) – Sprint di Nexi (+4,2%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un calo dello 0,3% e in linea all’omologo europeo (-0,6%), non beneficiando della seduta positiva del comparto bancario (+0,8%) e muovendosi in direzione opposta rispetto al Ftse Mib (+0,3%).

Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno raggiunto una prima parte di accordo.

Sul fronte italiano, si resta in attesa dell’approvazione definitiva della manovra 2020 da parte del Parlamento entro fine anno.

La buona tenuta mostrata dal settore creditizio non ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sono prevalsi i realizzi.

Sul listino principale riparte il rally di Nexi (+4,2%), in seguito all’annuncio del rafforzamento della partnership con Intesa Sanpaolo, mentre frena Exor (-0,1%), mossasi in scia all’andamento sottotono delle principali controllate quotate.

Tra le Mid Cap ok Banca Ifis (+1%), che presenterà il nuovo piano industriale il 14 gennaio 2020. In rosso Cerved (-1,3%), al lavoro per valorizzare il credit management e su altre possibile opzioni strategiche, mentre sale doValue (+3,8%), che ha ricevuto un mandato di servicing da Ubi su un portafoglio di Npl da circa 0,9 miliardi e da Iccrea per 1,3 miliardi e in pole per rilevare la piattaforma di gestione di Eurobank.

Tra le Small Cap recupera Banca Intermobiliare (+3%), con il cda che ha ricevuto dai soci la delega ad aumentare il capitale fino a un massimo di 100 milioni, il quale ha ricevuto anche il via libera di Bankitalia.