Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno del 2,6% e facendo meglio dell’omologo europeo (+1,1%), beneficiando della buona verve del comparto bancario (+1,7%) e “battendo” il Ftse Mib (+0,8%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che si apprestano a firmare a metà gennaio la fase 1 dell’accordo commerciale, e con l’allentamento delle tensioni Stati Uniti-Iran dopo gli attacchi reciproci.
Sul fronte italiano, nei giorni scorsi il Parlamento ha dato il via libera alla legge di Bilancio 2020. Nelle prossime settimane la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra su alcune questioni.
La seduta tonica del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, con Azimut (+4,9%), che archivierà il 2019 con un utile netto tra 360-370 milioni e stima per il 2020 almeno 300 milioni, Banca Generali (+3,3%), che a breve comunicherà il dato sulla raccolta netta del 2019, e Fineco (+3,7%), grazie anche al solido dato sulla raccolta netta del 2019, sul Ftse Mib.
Sul Mid Cap in luce Banca Mediolanum (+3,6%), che pagherà un extradividendo a valere sul 2019.
Tra le Mid Cap in luce Banca Ifis (+1,6%), che presenterà il nuovo piano industriale il 14 gennaio 2020 e che nel 2019 ha acquisito 2,9 miliardi di Npl. Risalgono Cerved (+3,6%), al lavoro per valorizzare il credit management, e doValue (+2,5%), che recentemente ha rilevato il controllo della piattaforma di gestione di Eurobank.
Tra le Small Cap acquisti su Banca Intermobiliare (+0,8%), che da poco ha concluso la prima tranche da 44,1 milioni del rafforzamento patrimoniale.