Nella settimana dal 6 al 10 gennaio 2020 il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +2,8%, al di sopra del corrispondente europeo (+0,8%) e del Ftse Mib (+1,3%).
La settimana è stata caratterizzata inizialmente dalle tensioni fra Usa e Iran, a seguito dell’uccisione del generale Soleimani e il successivo attacco di Teheran a due basi Usa in Iraq.
Una volta scongiurata un’ulteriore escalation militare, l’attenzione si è spostata prevalentemente sui dati macro, in particolare sul job report statunitense di venerdì che, pur al di sotto delle attese, ha confermato la solidità del mercato del lavoro a stelle e strisce. Focus anche sulla firma dell’accordo commerciale fra Usa e Cina, prevista per questa settimana.
In chiusura di ottava, acquisti sull’obbligazionario, dove lo spread Btp-Bund si contrae a 152 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,32 per cento.
Tornando alle società del comparto, ben comprate le Big, con in testa A2A (+3,5%), che, dopo il termsheet firmato lo scorso dicembre, nei primi mesi del 2020 sarà impegnata con AGSM Verona e AIM Vicenza nella creazione di un player di riferimento nel Triveneto.
Seguono Italgas ed Enel che portano a casa il 2,9 per cento.
A sostenere gli acquisti delle azioni della società guidata da Paolo Gallo l’upgrade da ‘neutral’ a ‘buy’ da parte di Bank of America Merrill Lynch.
Enel Green Power, business line per le rinnovabili del gruppo Enel, nel 2019 ha raggiunto un nuovo record realizzando 3.029 MW di nuova capacità rinnovabile in tutto il mondo, circa 190 MW in più (+ 6,5%) rispetto al 2018.
Enel X, business line attiva nei servizi innovativi, ha creato con Infracapital una nuova società che estende in Spagna la joint venture “Cogenio”, fondata a dicembre 2018 in Italia con l’obiettivo di investire in generazione distribuita e progetti di efficienza energetica per clienti business.
Seguono Terna (+2,5%) e Snam (+2,4%). Sulla prima Bank of America Merrill Lynch ha confermato il ‘buy’, mentre ha alzato la raccomandazione da ‘underperform’ a ‘buy’ sul colosso di San Donato Milanese.
Snam, inoltre, ha recentemente raddoppiato al 10% il mix di idrogeno in volume immesso in via sperimentale nella propria rete di trasmissione di gas naturale a Contursi Terme (Salerno).
Hera (+1%) ha approvato il Piano industriale al 2023, che prevede a fine piano: Ebitda a 1.250 milioni (+219 milioni rispetto al Mol 2018); investimenti industriali e finanziari complessivi per circa 2,9 miliardi; rapporto indebitamento finanziario netto/Ebitda a 2,8x; dividendo a 12 centesimi per azione (+20% nel quinquennio).
Tra le Mid, le migliori sono state Falck Renewbles (+4,7%) e Iren (+3,8%).
Tra le Small, balzo di Biancamano (+9,6%) e Seri Industrial (+9,1%).
Invariata TerniEnergia. La società umbra ha sottoscritto un contratto preliminare di cessione del 100% di NewcoEnergy, proprietaria dell’impianto di biodigestione e produzione di biometano in costruzione nel leccese, per 2,9 milioni.