Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un lieve guadagno dello 0,1% e in direzione opposta all’omologo europeo (-0,2%), risentendo in parte delle vendite sul comparto bancario (-0,8%) e tenendo meglio del Ftse Mib (-0,5%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che si apprestano a firmare in settimana la fase 1 dell’accordo commerciale, e con l’allentamento delle tensioni Stati Uniti-Iran dopo gli attacchi reciproci.
Sul fronte italiano, nei giorni scorsi il Parlamento ha dato il via libera alla legge di Bilancio 2020. Nelle prossime settimane la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra su alcune questioni.
Lo stop del del settore creditizio ha impattato parzialmente anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib scatta qualche realizzo su Azimut (-1%) dopo le ultime sedute in rialzo e che ha riportato un solido dato di raccolta netta nel 2019, mentre gli acquisti premiano Banca Generali (+1,3%), in attesa del dato sulla raccolta netta del 2019.
Sul listino principale risale Nexi (+1,6%), dopo il calo seguito alla alla vendita del 7,7% del capitale tramite un Abb da parte dell’azionista di riferimento.
Tra le Mid Cap brilla Banca Ifis (+3,1%), che oggi presenterà il nuovo piano industriale. Resiste Cerved (+0,2%), al lavoro per valorizzare il credit management, mentre frena doValue (-0,8%), che recentemente ha rilevato il controllo della piattaforma di gestione di Eurobank.
Tra le Small Cap tiene Banca Intermobiliare (+0,4%), che da poco ha concluso la prima tranche da 44,1 milioni del rafforzamento patrimoniale.