Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un lieve guadagno dello 0,2% e allineato all’omologo europeo (+0,4%), beneficiando parzialmente della seduta positiva del comparto bancario (+0,5%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,1%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che si apprestano a firmare in settimana la fase 1 dell’accordo commerciale, e con l’allentamento delle tensioni Stati Uniti-Iran dopo gli attacchi reciproci.
Sul fronte italiano, nei giorni scorsi il Parlamento ha dato il via libera alla legge di Bilancio 2020. Nelle prossime settimane la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra su alcune questioni.
L’andamento in rialzo del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib torna a salire Azimut (+1,7%), che ha riportato un solido dato di raccolta netta nel 2019, così come Fineco (+1,1%).
Sul listino principale recupera ancora Nexi (+1,3%), dopo il calo seguito alla alla vendita del 7,7% del capitale tramite un Abb da parte dell’azionista di riferimento.
Tra le Mid Cap bene Banca Ifis (+0,7%), dopo la presentazione del nuovo piano industriale al 2022. Ok Cerved (+0,5%), al lavoro per valorizzare il credit management, mentre tornano gli acquisti su doValue (+0,7%), che recentemente ha rilevato il controllo della piattaforma di gestione di Eurobank.
In evidenza illimity (+0,7%), che ha appena perfezionato l’acquisto del 70% di IT Auction.
Tra le Small Cap scatta Banca Intermobiliare (+31,4%), che da poco ha concluso la prima tranche da 44,1 milioni del rafforzamento patrimoniale.