Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un rialzo dell’1,2% e poco al di sotto dell’omologo europeo (+1,9%), non risentendo delle vendite sul comparto bancario (-1,1%) e “battendo” il Ftse Mib (+0,5%).
Sul versante internazionale si riducono in parte i timori per il rallentamento della crescita globale, con Usa e Cina che hanno firmato ieri la fase 1 dell’accordo commerciale, e con l’allentamento delle tensioni Stati Uniti-Iran dopo gli attacchi reciproci.
Sul fronte italiano, nei giorni scorsi il Parlamento ha dato il via libera alla legge di Bilancio 2020. Nelle prossime settimane la maggioranza di Governo dovrà trovare la quadra su alcune questioni.
Lo stop del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib chiude in territorio positivo Banca Generali (+0,1%), reduce da un buon 2019 sul fronte della raccolta netta, così come Azimut (+0,1%).
Sul listino principale scatta Nexi (+5,6%), che recupera il calo seguito alla vendita del 7,7% del capitale tramite un Abb da parte dell’azionista di riferimento e con la società che ha siglato una nuova partnership.
Tra le Mid Cap bene Banca Ifis (+2,8%), dopo la presentazione del nuovo piano industriale al 2022. In rosso Cerved (-3,8%), al lavoro per valorizzare il credit management, mentre sale doValue (+1,3%), che ha registrato dei cambiamenti nell’assetto azionario.
Tra le Small Cap sprint di Banca Intermobiliare (+23%), che da poco ha concluso la prima tranche da 44,1 milioni del rafforzamento patrimoniale.