Nella settimana dal 13 al 17 gennaio 2020 il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +3,8%, al di sotto del corrispondente europeo (+4,5%), ma sovraperformando il Ftse Mib (+0,5%).
In settimana Usa e Cina hanno firmato la fase uno dell’accordo commerciale, anche se molte questioni rimangono aperte e verranno trattate solo nella seconda fase dei negoziati. Intanto ha preso il via la stagione di trimestrali statunitensi, aperta con i conti complessivamente positivi dei colossi finanziari. Dinamiche che hanno spinto Wall Street su nuovi record storici.
Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava lo spread Btp-Bund si contrae a 159 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,37 per cento.
Tornando alle società de comparto, tra le Big con in testa Enel (+4,2%), giungendo a superare i 78 miliardi di capitalizzazione.
Sul titolo del colosso elettrico venerdì scorso Credit Suisse ha alzato il target price a 8 euro da 7. Durante la settimana si è assistito ad altre revisioni sempre al rialzo. Alphavalue alzato il target price a 8,27 da 8,10 euro, confermando la raccomandazione “add”. Bernstein e Intermonte hanno portato il prezzo obiettivo rispettivamente a 8,00 da 7,80 euro e a 8,5 da 8,00 euro, confermando entrambi il giudizio “outperform”.
La controllata brasiliana del gruppo Enel dedicata alle energie rinnovabili, ha connesso alla rete la sezione da 475 MW dell’impianto fotovoltaico brasiliano di São Gonçalo. La costruzione ha comportato un investimento di circa 390 milioni di dollari USA.
La linea di business di gruppo dedicata ai prodotti innovativi e alle soluzioni digitali, Enel X, ha avviato in Italia il primo progetto di aggregazione di unità di accumulo residenziali nelle province di Brescia, Bergamo e Mantova per offrire servizi di bilanciamento alla rete.
Segue Snam (+3,9%) che è entrata ufficialmente a far parte di The Hydrogen Council, la coalizione globale di aziende leader in ambito energetico, industriale e dei trasporti impegnate a promuovere l’utilizzo dell’idrogeno per favorire la transizione energetica.
Bene anche A2A (+3,6%), Hera (+2,6%) e Terna (+2,4%).
In coda Italgas (+0,8%) che è in gara per la privatizzazione del 65% di Depa Infrastructure, la società che distribuisce il metano in Grecia. Il governo ellenico ha fissato per il prossimo 14 febbraio il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse. Un deal che dovrebbe superare i 200 milioni.
Tra le Mid, si distingue Falck Renewables che porta a casa il 11,6 per cento.
Ascopiave (+1,8%) ha annunciato che nel 2020 investirà oltre 40 milioni (vs 31 milioni del 2019) nel trevigiano, confermando il forte legame con il territorio di riferimento.
Tra le Small, svetta Alerion Clean Power (+32,5%).
Edison (-1%) si è attivata a seguito della frode finanziaria da circa 12,5 milioni subita dalla controllata norvegese Edison Norge alla fine del 2019.
A dicembre 2019, secondo le rilevazioni di Terna, la domanda di elettricità in Italia è stata di 25,6 miliardi di kWh, in calo del 3% rispetto allo stesso mese del 2018. La produzione nazionale netta (22,5 miliardi di kWh) è risultata in calo del 2,5% rispetto a dicembre 2018. In crescita le fonti di produzione eolica (+28,2%), idrica (+23,8%) e fotovoltaica (+2,9%), in calo invece quelle termica (-12,1%) e geotermica (-7,4%).