Nella settimana dal 24 al 28 febbraio, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha ceduto il 10,3%, sottoperformando il corrispondente europeo (-9,7%), ma facendo comunque meglio del Ftse Mib (-11,3%).
I mercati hanno scontato pesantemente l’incremento dei contagi da coronavirus al di fuori dei confini cinesi e la possibilità che l’emergenza possa protrarsi a lungo, con effetti significativi sulla crescita globale. Per la prima volta dall’inizio dell’epidemia, i nuovi contagi al di fuori della Cina hanno superato quelli all’interno del Paese asiatico.
In questa situazione gli operatori si attendono misure di sostegno economico da parte delle banche centrali.
Le ricadute del virus sull’economia italiana hanno portato Prometeia ha tagliare la stima del Pil per il primo trimestre e per l’intero 2020 a -0,3%.
Effetti anche sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund ampliatosi a 174 punti base e il rendimento del decennale italiano salito all’1,13%.
Tornando al comparto utility e rinnovabili, crollano le Big.
Enel (-10,3%), attraverso la linea di business per i servizi energetici avanzati, Enel X, ha perfezionato tutti i contratti di finanziamento del progetto AMBRA-Electrify Europe (AMBRA-E), che prevede l’installazione di oltre 3.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici entro il 2022 per un investimento totale di 70,75 milioni.
La controllata iberica, Endesa, ha pubblicato i conti 2019, periodo nel quale l’Ebitda è cresciuto a 3,8 miliardi (+6% a/a) grazie al business non regolato. Tuttavia l’utile netto ha risentito della consistente svalutazione degli impianti di generazione elettrica a carbone fatta nel corso dell’esercizio.
Snam (-10,7%) ha perfezionato l’acquisto del 49,07% del rigassificatore OLT dal gruppo Iren (-8,2%) per 332 milioni. Un’operazione in linea con la strategia di crescita e rafforzamento nelle infrastrutture attive nel mercato del gas naturale liquefatto.
A2A (-14,9%) ha diffuso i dati consolidati preliminari del 2019, con Ebitda stabile a 1,23 miliardi, nonostante il venir meno del contributo dei certificati verdi e di altri incentivi.
Accusano il colpo anche le Mid, con Erg che cede il 8,3 per cento.
La società ha acquistato il 100% di cinque società di diritto francese titolari di tre parchi eolici on-shore con una potenza installata complessiva di 38 MW. Il valore dell’acquisizione in termini di Enterprise Value è pari a 39,6 milioni.
In coda Acea che lascia sul terreno l’10,9 per cento.
Tra le Small, unica in controtendenza Alerion Clean Power che guadagna il 3,7 per cento. La società ha acquistato tre parchi eolici operativi con una potenza installata complessiva di 119,75 MW per un corrispettivo di circa 90 milioni.
In coda Acsm Agam (-10,8%).
Sull’internazionale, la francese Engie, Iberdrola e Suez hanno approvato i conti dell’esercizio 2019.