Banche (-12,2%) – Settimana da dimenticare, sprofonda Creval (-27,7%)

Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un deciso ribasso del 12,2% e al di sotto dell’analogo europeo (-10,9%), rallentando anche il Ftse Mib (-5,4%).

Sul versante internazionale, dopo che Usa e Cina hanno firmato la fase 1 dell’accordo commerciale, adesso le preoccupazioni sono connesse al diffondersi del coronavirus oltre i confini cinesi, in attesa di mosse concrete da parte di governi e banche centrali per contrastarne gli effetti, iniziate con il taglio di 50 punti base da parte della Fed.

Anche sul fronte italiano sono scattati timori legati al coronavirus dopo i contagi accertati, per i possibili riflessi sull’economia. Il Governo ha chiesto all’UE di aumentare il deficit di 6 miliardi per fare fronte all’emergenza.

In questo contesto, con lo spread Btp-Bund risalito fino in area 190 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana difficile.

In rosso tutti i titoli del Ftse Mib, incluse Mediobanca (-11,5%), in attesa delle prossime mosse di Leonardo Del Vecchio, e Banco Bpm (-23,8%), che ha alzato il velo sul piano industriale al 2023 e il cui Ceo Giuseppe Castagna ha ribadito la strategia di crescita stand-alone, aggiungendo che un’eventuale aggregazione potrebbe essere analizzata solo in caso di deal tra pari.

Vendite su Intesa Sanpaolo (-10,1%), al centro dell’attenzione per l’Ops promossa su Ubi (-15%)

Sul Mid Cap sotto pressione Mps (-21,6%), in attesa di novità sulle trattative tra Mef e UE sul de-risking. Malissimo Creval (-27,7%), alle prese con la prosecuzione del de-risking.

Tra le Small Cap focus su Carige, che adesso può tornare a concentrarsi sull’attività ordinaria, anche in vista della riammissione in Borsa.