Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in territorio positivo, dopo il crollo di ieri innescato dai timori che le misure fiscali e monetarie di emergenza non saranno sufficienti a impedire una recessione globale.
A Wall Street il Dow Jones ha registrato la peggior seduta dal lunedì nero del 1987, lasciando sul terreno il 10% e quasi 2.500 punti. In forte ribasso anche S&P 500 (-9,5%) e Nasdaq (9,4%), scivolati anch’essi in bear market.
In rosso stamane i mercati asiatici con Tokyo che ha terminato in calo del 6%, nonostante l’iniezione di liquidità della Bank of Japan e l’offerta di acquisto di 1,9 miliardi di dollari di bond. Perdite più contenute, invece, per Shanghai (-1,2%) e Hong Kong (-2%).
In tema banche centrali, dopo le misure annunciate dalla Bce, la Federal Reserve è intervenuta con una massiccia iniezione di 1.500 miliardi di dollari nel mercato dei pronti contro termine e dichiarato che acquisterà 60 miliardi di dollari di titoli di Stato statunitensi al mese.
L’azionario globale si appresta a chiudere la peggior settimana dal 2008, scontando le aspettative di un outlook fortemente indebolito dall’impatto economico dell’epidemia di coronavirus.
I mercati dubitano infatti della reale efficacia degli interventi annunciati da banche centrali e governi, mentre il continuo incremento dei contagi in tutto il mondo e le restrizioni a persone e business sta deteriorando il sentiment.
Negli Stati Uniti la città di New York ha dichiarato lo stato di emergenza, mentre in Europa Francia e Portogallo hanno annunciato la chiusura delle scuole.