Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dell’1,3% e in linea all’omologo europeo (+1,7%), risentendo solo in parte dello stop del comparto bancario (-1%) e “battendo” il Ftse Mib (+0,5%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se sembrano esserci segnali di rallentamento), a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, anche se nel caso europeo resta ancora qualche frizione su come procedere pur avendo trovato un accordo di principio.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un crollo del Pil tra l’8-10% per il 2020. Il Governo sta lavorando a un nuovo decreto (da 55 miliardi) e, nel frattempo, ha dato il via libera alla riapertura scaglionata delle attività produttive, avviatasi il 4 maggio.
Il rallentamento del settore creditizio non ha impattato sui titoli dell’asset management, con gli acquisti che sul Ftse Mib premiano Fineco (+0,7%) dopo la raccolta netta di aprile e in attesa dei risultati, Azimut (+0,7%), fresca di conti e dopo la raccolta netta di aprile, Banca Generali (+1,7%), in attesa della trimestrale e della raccolta netta di aprile, Banca Mediolanum (+1,1%), dopo i risultati e la raccolta netta di aprile. Ok Anima (+6,9%) sul Mid Cap dopo i conti e la raccolta netta di aprile.
Sul listino principale bene Nexi (+3,8%), ancora al centro di rumor su possibili operazioni straordinarie e che ha siglato una nuova partnership e in attesa dei conti.
Tra le Mid Cap vendite su Banca Ifis (-2%), che dovrebbe rivedere i target del piano, Cerved (-0,2%) e doValue (-1,8%). Il tutto in attesa dei risultati.
Tra le Small Cap ancora in rosso Banca Intermobiliare (-0,4%), alle prese con l’implementazione del piano strategico.