Il Ftse Italia Banche avvia la settimana con un rialzo dello 0,6% e in direzione opposta all’analogo europeo (-1,8%), non impedendo però al Ftse Mib (-0,3%) di chiudere in territorio negativo.
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se sembrano esserci segnali di rallentamento), a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, anche se nel caso europeo resta ancora qualche frizione su come procedere pur avendo trovato un accordo di principio.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un crollo del Pil tra l’8-10% per il 2020. Il Governo sta lavorando a un nuovo decreto (da 55 miliardi) e, nel frattempo, ha dato il via libera alla riapertura scaglionata delle attività produttive, avviatasi il 4 maggio.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund risalito in area 240 pb (dopo che Moody’ ha rinviato la decisione sul rating e Dbrs che ha confermato il giudizio portando l’outlook a negativo), il comparto bancario ha tentato un recupero, mentre la stagione delle trimestrali volge al termine.
Sul Ftse Mib ancora acquisti su Banco Bpm (+1%) dopo i conti e con la banca che elaborerà un nuovo piano industriale. Risale di poco UniCredit (+0,5%), dopo la trimestrale dei giorni scorsi.
Sul Mid Cap tiene Mps (0,0%), in attesa di novità sul fronte delle interlocuzioni tra Tesoro e Commissione Europea sul de-risking e dopo la trimestrale.
Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa e con il cda che ha dato il via libera al raggruppamento delle azioni.