Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con un significativo ribasso del 7,8% e resistendo meglio dell’analogo europeo (-9,8%), frenando anche il Ftse Mib (-6,4%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce delle parole del presidente della Fed, Jerome Powell.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund risalito in area 190 pb, sul comparto bancario sono scattati i realizzi dopo la recente corsa, complice anche la raccomandazione arrivata dal Comitato Europeo di sospendere la distribuzione delle cedole fino a fine anno, anche se la BCE potrebbe rimuovere i vincoli se l’economia migliorerà.
Sul Ftse Mib in rosso, tra gli altri, Mediobanca (-4,2%), in attesa dell’evolversi della situazione dopo che Leonardo Del Vecchio ha fatto richiesta alla Vigilanza nei giorni scorsi di portarsi in prossimità del 20%, UniCredit (-11%), che ha collocato un bond, e Bper (-10,2%), che potrebbe acquisire più sportelli nell’ambito dell’Ops Intesa Sanpaolo-Ubi.
Sul Mid Cap vendite su Mps (-4,8%), che sarebbe al lavoro per varare un piano industriale aggiornato da presentare poi alla Commissione Europea in autunno. Sprofonda Creval (-15,2%), che proseguirà il de-risking.
Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa al momento e che ha ricevuto i requisiti patrimoniali minimi da rispettare da parte della BCE.