Il Ftse Italia Banche chiude con guadagno dello 0,9% e in linea all’omologo europeo (+0,3%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,4%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi e in attesa di un possibile vaccino. Da ultimo la BCE ha confermato la politica monetaria espansiva.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se si sta manifestando una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.
In questo contesto, con lo spread rimasto in area 165 pb, il comparto bancario ha portato a archiviato un’altra seduta vivace.
Su Ftse Mib tonica Intesa Sanpaolo (+1,4%), che prosegue l’Ops promossa su Ubi (+1,5%), con quest’ultima che nel caso rimanesse indipendente accelererebbe il processo di M&A. In evidenza Banco Bpm (+0,8%), che potrebbe riprendere il de-risking. Ok UniCredit (+0,4%), che ha collocato un bond.
Sul Mid Cap bene Mps (+2,9%), con il Tesoro che ha confermato le tempistiche di uscita entro il 2021 e con il cda che sta valutando le opzioni strategiche. Proseguono gli acquisti su Bper (+0,5%), che ha accelerato il de-risking. Brilla Popolare Sondrio (+3,2%), dopo che la Corte di Giustizia UE ha giudicato legittima la riforma delle popolari.
Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa al momento.