Banche (+3,6%) – Sprint di Ubi (+6,2%) e Bper (+12,6%) nella settimana

Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con guadagno del 3,6% e “battendo” l’omologo europeo (+2,3%), sostenendo anche il Ftse Mib (+3,3%).

Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi e in attesa di un possibile vaccino. Da ultimo la BCE ha confermato la politica monetaria espansiva.

Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se si sta manifestando una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.

In questo contesto, con lo spread rimasto in area 165 pb, il comparto bancario ha archiviato un’ottima settimana.

Su Ftse Mib scatta Ubi (+6,2%), su cui prosegue l’Ops lanciata da Intesa Sanpaolo (+3,8%) e che nel caso rimanesse indipendente accelererebbe il processo di M&A. Anche l’Antitrust ha dato il via libera all’operazione. Brilla Banco Bpm (+4,8%), che potrebbe riprendere il de-risking. Ok UniCredit (+3,4%), che ha collocato un bond.

Sul Mid Cap tiene Mps (+0,3%), il cui cda ha scelto l’advisor per valutare le opzioni strategiche. Mette il turbo Bper (+12,6%), che ha accelerato il de-risking. Bene Popolare Sondrio (+3,2%), dopo che la Corte di Giustizia UE ha giudicato legittima la riforma delle popolari.

Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa al momento.