Il Ftse Italia Servizi Finanziari avvia l’ottava con un guadagno dello 0,5% e risultando molto meno vivace dell’analogo europeo (+2,1%), beneficiando del tentativo di recupero del comparto bancario (+0,5%) e sotto-performando il Ftse Mib (+1,5%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo, a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi e in attesa di un possibile vaccino.
Da ultimo è stato raggiunto l’accordo tra gli Stati europei sul Recovery Fund da 750 miliardi, di cui 209 miliardi spetteranno all’Italia.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se si sta manifestando una stabilizzazione) per i riflessi negativi sull’economia, che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.
Le prove di rimbalzo del settore creditizio hanno impattato anche sui titoli dell’asset management, incluse sul Ftse Mib Fineco (+3,5%) fresca di conti e il cui Ad Alessandro Foti ha detto che la banca guarda a Francia e Germania per la crescita estera dopo il Regno Unito, e Azimut (+2,6%), reduce dai risultati e da un’acquisizione.
Sul listino principale bene Nexi (+2%), con la società che procederà alla fusione con Sia solo se crea valore.
Tra le Mid Cap sottotono Banca Ifis (-0,1%). Male doValue (-3,6%), che ha prezzato un bond e varato una nuova struttura organizzativa. Risale Cerved (+0,7%). In luce illimity (+1,3%), il cui cda si è riunito ieri per approvare i conti.
Tra le Small Cap ancora vendite su Banca Intermobiliare (-2,9%), che ha visto appena terminare l’aumento di capitale da 36,8 milioni.