TPS – Conferma strategia di crescita. Conti 2020 condizionati dal Covid-19

Il Gruppo TPS prosegue nella strategia di sviluppo, anche con nuove acquisizioni dopo le 12 realizzate nel recente passato, e completa la riorganizzazione conseguente anche all’acquisizione di  Satiz TPM. Nel 2019, afferma Alessandro Rosso, presidente e Ceo, “ abbiamo mantenuto il focus nel settore aeronautico, ma nel contempo abbiamo effettuato importanti operazioni straordinarie nel settore dell’ingegneria e della progettazione ed in quello delle applicazioni digitali di realtà virtuale e realtà aumentata indirizzate ai servizi tecnici”.  Siamo consapevoli delle difficoltà correlate agli effetti della epidemia a livello mondiale, ma noi, chiosa il Ceo, “confermiamo la strategia intrapresa e lo faremo anche attraverso nuove operazioni di M&A”.

Modello di Business

TPS (Technical Publications Service) è la holding operativa del gruppo attivo nei settori aeronautico, con particolare focus sul segmento elicotteristico, automotive, difesa, ferroviario, navale e sistemi di trasporto a fune, fornendo servizi di Technical Publishing & Training, Ingegneria, Progettazione e Cost Engineering, Sviluppo Software Avionici e Integrazione di Sistemi, Digital Content Management.

Dal 2019 la struttura operativa del gruppo è stata organizzata su quattro Strategic Business Unit, nelle quali sono stati suddivisi i servizi tecnici offerti al mercato:

  • Technical Publishing & Training: si occupa del supporto logistico integrato necessario per gestire e manutenere il prodotto durante tutto il suo ciclo di vita. Realizza manuali tecnici, cataloghi delle parti di ricambio e di tutta quella documentazione tecnica fornita a supporto del prodotto durante tutta la sua vita utile;
  • Engineering & Cost Engineering: per la progettazione di parti complesse in campo meccanico, strutturale, elettrico ed avionico. Realizza tutte quelle lavorazioni indispensabili per l’industrializzazione e l’assemblaggio di un assieme complesso, producendo cicli di montaggio, procedure di test, schemi elettrici e procedure di safety;
  • Avionic Services & Informative Technologies:  per la definizione, lo sviluppo e l’integrazione dei sistemi avionici complessi per velivoli civili e militari;
  • Digital Content Management: sviluppa sistemi informatici innovativi per migliorare i processi comunicativi, produttivi, logistici per incrementare il business dei clienti con soluzioni tecnologicamente avanzate.

Ultimi Avvenimenti

La prima parte del 2019 è stata indirizzata al consolidamento e riorganizzazione del gruppo dopo l’acquisizione (ottobre 2018) della società Satiz TPM e delle sue controllate.  Con questa operazione il gruppo ha avviato un processo di diversificazione industriale verso i settori automotive e ferroviario.

Sempre nell’ambito della politica di diversificazione intrapresa, nel primo semestre la società ha acquisito l’80% di Dead Pixels, start-up innovativa cresciuta nell’ambito dell’incubatore imprese del Politecnico di Torino con un elevato know-how su applicazioni operative delle tecnologie digitali di realtà aumentata e di realtà virtuale.

In settembre 2019 è invece entrata a far parte del gruppo Engineering Machinery Tooling Bolzano Srl (EMTB),  consentendo di rafforzare la proposta commerciale in ambito ingegneria e progettazione ed entrare in settori industriali coperti in precedenza solo marginalmente.

Queste operazioni elevano a 12 le acquisizioni portate a termine negli ultimi 7 anni.

Conto Economico

Nella trascorsa gestione TPS ha proseguito lungo il percorso di crescita organica e per linee esterne. Pertanto, il bilancio 2019 non è direttamente comparabile con il 2018 a seguito della variazione del perimetro di consolidamento.  Il 2019 include infatti i risultati economici dell’intero esercizio di Satiz TPM (consolidata per un solo trimestre nel 2018) oltre che i risultati di Dead Pixels e EMTB acquisite nel corso dell’anno.

Lo sviluppo del valore della produzione (+53% a 36,8 milioni) è quindi il risultato sia di una crescita organica sul precedente perimetro societario (+7%) sia della crescita per linee esterne.

L’incremento del volume d’affari, unitamente alle sinergie di costo generate con l’allargamento del perimetro,  ha spinto l’Ebitda a 7 milioni (+48%) con una marginalità tuttavia in flessione al 19,1% (19,8% nel 2018) per effetto dei minori margini apportati dal business caratteristico delle società acquisite.

I maggiori ammortamenti,  passati da 1,2 milioni a oltre 3 milioni e connessi agli investimenti realizzati negli ultimi anni, contengono la crescita dell’Ebit a 4 milioni (+14,5%).

Contabilizzati oneri non ricorrenti connessi alla riorganizzazione e chiusura di contenziosi con ex dipendenti per 240 mila euro (proventi non ricorrenti per 89 mila nel 2018) e dopo un maggior carico fiscale (+7% a oltre 1 milione) l’utile netto  risulta sostanzialmente allineato rispetto al 2018 a 2,4 milioni, di cui 2,39 milioni di pertinenza del gruppo (+3,6%). Al netto di componenti on ricorrenti l’utile netto risulta pari a 2,7 milioni (+17%).

Stato Patrimoniale

Il patrimonio netto 2019 si attesta a circa 18 milioni (17,4 milioni nel 2018) dopo il significativo incremento tra il 2017 e il 2018 connesso all’aumento di capitale realizzato a fine 2018 per circa 5 milioni. Operazione cha ha inoltre determinato l’inversione di segno della posizione finanziaria netta da debiti a liquidità. Quest’ultima nel 2019 è diminuita a 2,9 milioni dai 7 milioni di fine 2018 a seguito dell’applicazione del IFRS 16 con un impatto pari a 2,7 milioni, degli investimenti effettuati (in particolare l’acquisizione di EMTB) ma anche per il ritardo sull’incasso dei crediti registrato a fine esercizio.

Ratio

Solida la struttura finanziaria del gruppo. In particolare nell’ultimo biennio sia l’indicatore del ripagamento del debito sia il quoziente di indebitamento non sono significativi in presenza di liquidità finanziarie nette.

Positivo anche il ritorno per gli azionisti, pari a oltre il 13% nel 2019 e 2018, seppure in diminuzione rispetto al 26% di fine 2017 in virtù dell’aumento di capitale portato a termine nel 2018.

Outlook

Nonostante le difficoltà connesse al Covid-19 e le possibili ripercussioni sui risultati 2020, TPS proseguirà la strategia di crescita basata sia sull’ampliamento dei servizi offerti alla propria clientela, con focus su tecnologie all’avanguardia, sia con possibili nuove operazioni di M&A.

Sul fronte dei numeri, secondo Banca Profilo (Specialist della società) la pandemia da Covid-19 e il conseguente blocco, se da un lato non ha avuto un impatto particolare sul gruppo, in quanto la maggior parte delle società hanno continuato ad operare, dall’altro, alcuni clienti hanno sospeso i progetti pianificati in particolare nel settore automobilistico. Difensivo invece il settore avionico e aerospaziale.

Le stime degli analisti indicano pertanto, per il 2020, un calo del valore della produzione (-20% a 29,4 milioni) e un recupero su base annua nel 2021 a 36 milioni (+23%) e un Cagr del 17% dal 2021 al 2023, quando è atteso vicino a 43 milioni. Ebitda margin dovrebbe scendere al 16% nel 2020 per poi migliorare gradualmente nel triennio successivo, fino al 20% nel 2023, anche grazie al consolidamento delle ultime acquisizione e alle sinergie di costi realizzate.

L’Ebit nel 2020 e 2021 sconterà i maggiori ammortamenti, rispettivamente pari a 3 milioni e 3,2 milioni, connessi agli ingenti investimenti effettuati dal gruppo, che diminuiranno nel 2022 e 2023 a 2,9 milioni e 2,7 milioni, per la minore incidenza dei capex.

Infine, l’utile netto è previsto dagli esperti a 1 milione nel 2020 (2,4 milioni nel 2019) e a 2 milioni nel 2021. Per il periodo 2021-2023, l’utile netto dovrebbe crescere con un Cagr pari al 41% per raggiungere 4 milioni nel 2023.

Borsa

Nell’ultimo anno il titolo TPs ha manifestato un andamento nel complesso positivo, toccando il massimo di periodo a 5,15 euro a inizio gennaio 2020. Andamento mantenuto fino a metà febbraio. Il prezzo è sceso poi a 3 euro ad inizio aprile in concomitanza della profonda correzione dei mercati conseguente alla diffusione del nuovo Coronavirus. Da quella data i corsi azionari hanno recuperato parte del terreno perso, seppure con un andamento altalenante.

Oggi l’azione viaggia in area 3,6 euro e nelle ultime 52 settimane ha ceduto il 7%, sovraperformando comunque  il Ftse Aim Italia il cui calo è stato pari al 16%.

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