Il Ftse Italia Banche chiude la settimana con un balzo del 9,8% e “battendo” l’analogo indice europeo (+6,8%), sostenendo anche il Ftse Mib (+9,7%).
Sul mercato aumentano i timori per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), che hanno varato parziali restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita, e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive, e in attesa di un possibile vaccino.
Le attenzioni del mercato sono state puntate sull’esito delle elezioni presidenziali americane, che hanno visto prevalere il democratico Joe Biden.
In questo scenario, con lo spread Btp-Bund sceso man mano sotto i 130 pb, il comparto bancario ha messo a segno un deciso rimbalzo dopo i recenti cali, mentre le principali banche hanno alzato il velo sulla trimestrale e con il focus che resta sul consolidamento.
Sul Ftse Mib boom di Intesa Sanpaolo (+13,9%), in scia ai conti e alla conferma della dividend policy. Scatta Banco Bpm (+6,3%), fresca di risultati e che ha aperto ancora una volta ad aggregazioni, oltre a riprendere il de-risking.
In luce Bper (+3%), attualmente concentrata sull’acquisizione delle filiali da Intesa Sanpaolo e dopo i conti, e UniCredit (+6,3%), il cui vertice ha ribadito il no a operazioni di M&A e dopo i risultati.
Sul Mid Cap ok Mps (+8%), dopo i conti e con la banca che sta valutando un possibile rafforzamento patrimoniale. L’istituto resta al centro dei rumor di M&A. Bene Credem (+11,1%) e Creval (+7,5%), reduci dai risultati.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa. Ok Banca Profilo (+4,2%), fresca di conti e che uscirà dal mercato svizzero.