Banche (-0,2%) – In luce Intesa SP (+0,6%) nella settimana

Il Ftse Italia Banche chiude l’ottava con una flessione dello 0,2% e in direzione nettamente opposta all’analogo indice europeo (+3,8%), frenando anche il Ftse Mib (-1,2%).

Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sarebbe dovuta entrare nel vivo nei prossimi mesi ma che probabilmente subirà degli slittamenti a causa di ritardi nelle forniture, anche se la situazione sembrerebbe migliorare. Ulteriori preoccupazioni derivano dalle varianti del virus e dall’incertezza sull’intensità dell’efficacia dei vaccini su di esse.

In Italia l’attenzione resta su Mario Draghi, che ha sciolto la riserva e formato il nuovo Governo dopo le consultazioni con le forze politiche. Il nuovo esecutivo ha ricevuto la fiducia del Parlamento.

In questo scenario, con lo spread Btp-Bund che ha oscillato in area 90-100 pb, sul comparto bancario sono prevalsi di poco i realizzi.

Sul Ftse Mib lettera su UniCredit (-0,6%), che resta al centro delle indiscrezioni di M&A. Prese di beneficio su Bper (-0,1%) e Banco Bpm (-1%), ancora oggetto di rumor nell’ottica di una potenziale aggregazione. Su Banco Bpm circolano anche indiscrezioni sulle possibili mosse nella bancassurance.

Bene Intesa Sanpaolo (+0,6%), su cui Goldman Sachs ha confermato il ‘buy’ ed alzato il target price a 2,65 euro, e Mediobanca (+2,2%), in attesa delle prossime mosse di Leonardo Del Vecchio.

Sul Mid Cap frena Mps (-1,5%), in attesa di capire come il nuovo Ministro dell’Economia, Daniele Franco, vorrà gestire l’iter di privatizzazione. La banca è oggetto di rumor su una possibile soluzione ai potenziali rischi legali.

Ok Creval (+1,4%), su cui non si è verificata la golden power nell’ambito dell’Opa lanciata da Crédit Agricole Italia e con il socio Petrus Advisers che ha fatto sapere che non aderirà all’offerta a causa del prezzo non ritenuto congruo.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con la banca che ha ceduto altre quote del capitale di Bankitalia. Tiene Banca Profilo (0,0%), su cui continuano a rincorrersi i rumor sulla cessione della quota di controllo.