Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +2,4%, facendo meglio del corrispondente europeo (+1,7%) e del Ftse Mib (+0,2%).
Seduta incerta per le borse europee, in un clima nuovamente appesantito dalla risalita dei rendimenti obbligazionari e i dubbi legati alle valutazioni dell’equity.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sotto le attese sulle vendite al dettaglio dell’eurozona e quelli sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa (in linea con le aspettative), in attesa del job report Usa.
Focus anche su un intervento di Jerome Powell, mentre l’Opec+ ha mantenuto invariata la produzione facendo scattare le quotazioni del greggio.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 105 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,74%.
Tornando alle società del comparto, tra le big, in luce Enel (+2,8%), che rimbalza dopo la lettera della seduta precedente. La società ha emesso un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo multitranche in euro destinato a investitori istituzionali per complessivi 2,25 miliardi.
Il colosso elettrico è prima utility al mondo nella classifica Equileap delle TOP 100 aziende che promuovono la parità di genere.
Ha ampliato la collaborazione con la farmaceutica Novartis per promuovere la diffusione della mobilità elettrica in Italia.
Bene anche Hera (+1,8%). Segue Italgas (+1,6%) che si è aggiudicata la gara per la gestione del servizio di distribuzione gas, per i prossimi 12 anni, nell’Ambito territoriale “Torino 1”. La società attiverà un piano di investimenti per circa 330 milioni a beneficio del territorio.
Tra le mid, continuano vendite in particolare su Falck (-2,3), mentre tra le small ancora in coda Seri Industrial (-5%).