Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un calo dello 0,1% e al di sopra dell’analogo indice europeo (-0,5%), beneficiando solo in parte degli acquisti sul comparto bancario (+0,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,1%).
Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, possibile entro la fine dell’anno, anche se un intervento troppo prematuro potrebbe rivelarsi molto dannoso visto il clima di incertezza alimentato da debolezze nell’economia Usa e la proliferazione della variante Delta.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
La seduta resiliente del settore creditizio ha impattato parzialmente anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib prevalgono gli acquisti su Banca Generali (+1%), mentre scattano le prese di beneficio su Fineco (-2,3%), che ha ricevuto da Bankitalia le indicazioni sui requisiti MREL.
Sul listino principale denaro su Nexi (+0,4%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA.
Sul Mid Cap frena Cerved (-0,8%), con Castor che ha alzato il corrispettivo sull’Opa e di cui il cda ha preso atto. Resistono doValue (0,0%), illimity (+0,1%) e Banca Ifis (+0,3%).
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-0,2%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.