Intermonte conferma la raccomandazione “outperform” su Fine Foods & Pharmaceuticals e aumenta il target price a 22 euro (precedente 16 euro), prezzo che incorpora un upside potenziale di circa il 23% rispetto alla chiusura di ieri a 17,90 euro.
Per il primo semestre 2021, il cui Cda di approvazione di terrà il prossimo 13 settembre, gli analisti prevedono vendite nette in crescita del 29% a/a, in linea con la loro stima di +26% a/a per FY21, con un andamento “piatto ma resiliente nel Pharma (+0,1% a/a, 22% del fatturato totale), più che compensato da un significativo incremento nel segmento Food (+29% a/a, 72% del totale) e dal contributo della nuova acquisizione Pharmatek (6% del totale)”.
Nel segmento Pharma, prosegue Intermonte, “ci aspettiamo solo alcuni effetti minori e temporanei dalle restrizioni sulla pandemia e dalla minore domanda che hanno colpito le vendite del settore più ampio nel segmento tosse e raffreddore”.
L’andamento dell’EBITDA adjusted “dovrebbe rispecchiare quello della top line, in crescita del 30% a 12,7 milioni, con un margine piatto ma sano del 13%”.
Prevedono inoltre una posizione finanziaria netta positiva a 20 milioni, dimezzata rispetto al 2020 (43 milioni), principalmente a causa dell’acquisizione di Pharmatek (17,7 milioni).
Alla luce di ciò, gli esperti hanno messo a punto le stime FY21-23 per catturare una crescita superiore della top-line nel FY21 per il segmento Food vs Pharma. Ciò è previsto riflettersi in incrementi a livello di EPS dello 0,2%, 1,4% e 1,2% nei prossimi 3 anni.
Infine, i broker ritengono che nel breve/medio termine il focus del management sarà “sull’investimento organico nell’attuale business, ma non escludiamo che l’azienda possa tornare ad esplorare opportunità di M&A, dopo la pausa di alcuni mesi in cui Fine Foods è stata impegnata nelle attività propedeutiche al passaggio al segmento STAR nel mese di luglio”.