Tamburi – Utile netto pro-forma per 101,2 mln nel 1H 2021

Tamburi Investment Partners (TIP) ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi generati dall’attività di advisory per 3,4 milioni (+28,2% a/a).

I costi operativi sono aumentati a 43,9 milioni (4,8 milioni nel primo semestre 2020), per effetto delle remunerazioni degli amministratori esecutivi e dell’assegnazione di 3.500.00 stock option come previsto dal piano di incentivazione 2014/2021, ora esaurito. L’’incremento degli altri costi è stato correlato agli oneri sostenuti per la finalizzazione delle operazioni del periodo.

Il risultato operativo ha pertanto registrato un peggioramento rispetto al periodo di confronto, rimanendo negativo per 40,5 milioni (-2,2 milioni nel primo semestre 2020).

I proventi finanziari pro-forma si sono attestati a 126,8 milioni (22,9 milioni nel periodo di confronto), mentre gli oneri finanziari sono ammontati a 9,1 milioni (9,6 milioni nei primi sei mesi del 2020).

I proventi finanziari pro-forma del periodo hanno beneficiato di plusvalenze di circa 99,5 milioni realizzate sul disinvestimento della partecipazione detenuta in Prysmian, e dell’incasso di dividendi straordinari erogati da Fca pari a 2,7 milioni. Inoltre, sono stati ricevuti ulteriori 4,8 milioni di dividendi da società partecipate.

Gli altri proventi finanziari comprendono principalmente interessi attivi e plusvalenze su obbligazioni per 4,1 milioni, variazioni di fair value di investimenti a breve termine in azioni quotate per 2,3milioni, differenze cambio attive per1,6 milioni e variazioni positive di valore di strumenti derivati per 1,4 milioni.

Gli oneri finanziari si riferiscono principalmente agli interessi maturati sul bond da 300 milioni per 3,8milioni, variazioni negative di valore di strumenti derivati per 2,3 milioni, minusvalenze su obbligazioni per 2 milioni e altri interessi su finanziamenti.

Lo scorso aprile sono stati finalizzati gli accordi perl’acquisto del 70,71% delle azioni di TIPO unitamente al 14,18% di Beta Utensili e al 41,58% delle quote di Betaclub. Con questa operazione TIP èarrivata a detenere (direttamente e indirettamente) il 48,99% di Beta Utensili e il 20% di Sant’Agata, controllante del gruppo Chiorino, mentre TIPO e Betaclub sono diventate controllate di TIP.

La quota di risultato delle partecipazioni collegate, che a seguito della suddetta operazione include i risultati del secondo trimestre di Beta Utensili e di Sant’Agata, è riassumibile in un provento complessivo di circa 27,2 milioni (19,3 milioni nel primo semestre 2020) che comprende, oltre ai risultati positivi delle partecipate IPGH (Interpump), ITH (SeSa), OVS, Beta Utensili, Be ed altre, anche quelli negativi fatti registrare da Alpitour.

Il periodo si è chiuso con un utile netto pro-forma di 101,2 milioni, il migliore di sempre (-26,7 milioni nei primi sei mesi del 2021).

Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2021 l’indebitamento finanziario netto si attesta a 269 milioni (336 milioni a fine 2020). Il patrimonio netto è pari a 1.115,1 milioni (1.069,7 milioni al 31 dicembre 2020).

Al momento è possibile ipotizzare che la crescita di fatturati e margini delle aziende industriali continui vivace e, pertanto, le performance economiche della quasi totalità delle partecipate dovrebbero permanere buone per tutto il 2021.

Su tali basi parrebbe ragionevole prevedere il mantenimento, e auspicabilmente un ulteriore miglioramento, anche in assenza di dismissioni di particolare rilievo, dell’ottima redditività consolidata già registrata nel primo semestre dal gruppo TIP.

La pipeline di nuove operazioni di grande dimensione non è particolarmente nutrita a causa del permanere delle facilitazioni concesse o promesse dai vari governi a moltissime imprese, ma le peculiarità del business model di TIP continuano a dare accesso a deal interessanti, seppure spesso a condizioni valutative assimilabili a quanto si osserva nelle borse. Su transazioni di taglia media, e in particolare nel segmento delle società innovative e/o tecnologiche, la pipeline resta molto interessante.