Banche (-1,5%) – Banca Finnat (+0,4%) in controtendenza nell’ottava

Il Ftse Italia Banche termina l’ottava con un calo dell’1,5% e in linea all’analogo indice europeo (-1,2%), frenando anche il Ftse Mib (-1,5%).

Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, possibile entro la fine dell’anno, anche se un intervento troppo prematuro potrebbe rivelarsi molto dannoso visto il clima di incertezza alimentato da debolezze nell’economia e la proliferazione della variante Delta. Nel frattempo, la BCE ridurrà il ritmo di acquisto titoli nell’ambito del programma PEPP.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.

In questo scenario, con lo spread che ha oscillato tra 100-110 pb, sul comparto bancario sono prevalse le vendite.

Sul Ftse Mib realizzi su UniCredit (-0,9%), che prosegue la due diligence su Mps, Mediobanca (-2,3%), che ha collocato un bond, e Banco Bpm (-2,7%), con Inarcassa che potrebbe valutare un aumento della quota e con i vertici al lavoro sul piano industriale.

Sul Mid Cap frena Mps (-0,7%), in attesa degli sviluppi relativi al negoziato Tesoro-UniCredit, che sarebbe stato prorogato di un altro mese secondo rumor.

Sullo Small Cap male Carige (-12,5%), in attesa di novità sulla cessione della quota di controllo. Bene Banca Finnat (+0,4%), che ha confermato i risultati preliminari del primo semestre 2021.