Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore media:
In ribasso le borse europee. Il Dax cede lo 0,4%, il Ftse 100 e il Ftse Mib lo 0,3%, il Cac 40 lo 0,1%. A Wall Street, Nasdaq a -0,5% e S&P 500 a -0,3%. In leggero rialzo il Dow Jones (+0,1%).
Cellnex (-2,4%) ha archiviato i primi nove mesi del 2021 con ricavi per 1,8 miliardi di euro (+53% a/a), un Ebitda di 1,3 miliardi (+59%) e una perdita netta di 145 milioni. Il rosso “continua a riflettere l’impatto dei maggiori ammortamenti (+68%) e costi finanziari (+79%) associati all’intenso processo di acquisizioni della società e il conseguente ampliamento del perimetro”, ha sottolineato la società. Da gennaio sono state comunicate acquisizioni in Polonia, Paesi Bassi e Francia con un investimento complessivo di circa 9 miliardi.
Il cda di Cellnex ha approvato il pagamento di un dividendo di 0,03004 euro, finanziato con la riserva di prima emissione e che verrà eseguito il 4 novembre.
Cellnex ha completato l’acquisizione da 5,2 miliardi di euro dell’operatore francese di torri Hivory.
Marca Zuckerberg, Ceo di Facebook (+2,7%), ha annunciato il rebranding: la nuova denominazione sarà Meta. Il focus sarà quindi sul “metaverso, il nuovo progetto di realtà virtuale a cui il gruppo sta lavorando.
Dopo la decisione di Facebook di cambiare il suo nome in Meta, il capo della divisione metaverso dell’azienda ha messo in guardia gli investitori giovedì che gli investimenti massicci nella tecnologia nascente potrebbero richiedere più di un decennio per ripagare completamente. “La visione del metaverso per noi è un viaggio di 5, 10, 15 anni”, ha dichiarato Vishal Shah alla CNBC.
“Gli algoritmi di Facebook degradano piuttosto che promuovere contenuti polarizzanti”, ha affermato capo globale della sicurezza ai legislatori britannici giovedì, aggiungendo che la società statunitense accoglierebbe con favore una regolamentazione efficace del governo, secondo quanto riferisce Reuters.
I governi in Europa e negli Stati Uniti sono alle prese con la regolamentazione delle piattaforme di social media per ridurre la diffusione di contenuti dannosi, in particolare per i giovani utenti.
La Gran Bretagna sta guidando la carica portando avanti leggi che potrebbero multare le aziende di social media fino al 10% del loro fatturato se non riescono a rimuovere o limitare la diffusione di contenuti illegali. Una legislazione secondaria che renderebbe i direttori delle società responsabili potrebbe essere proposta se le misure non funzionano.