Mercati Usa – Apertura negativa, giù il Nasdaq con Apple e Amazon

Partenza negativa a Wall Street, con l’attenzione degli operatori che resta divisa tra le indicazioni provenienti dai risultati societari e i timori legati all’inflazione. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,7%, lo S&P 500 lo 0,5% e il Dow Jones l’1%.

Ad appesantire il settore tecnologico contribuiscono soprattutto Apple e Amazon, in calo rispettivamente del 3,5% e del 4,7% in avvio dopo aver diffuso ieri a mercati chiusi conti che hanno deluso le attese.

I rischi legati all’inflazione, alimentata dai problemi di supply chain e dall’incremento dei costi delle materie prime, stanno rafforzando le attese di rialzi dei tassi di interesse e offuscando l’outlook dell’economia.

I dati sul Pil Usa del terzo trimestre pubblicati ieri hanno evidenziato un rallentamento dell’economia superiore alle attese, mentre le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese sui minimi dallo scoppio della pandemia.

Le aspettative di un aumento del costo del denaro stanno mettendo sotto pressioni i mercati obbligazionari, con l’inversione della curva dei Treasuries tra la scadenza ventennale e quella trentennale. Il rendimento del decennale americano, invece, risale di circa due punti base all’1,6% e quello del biennale di 4 punti base allo 0,53%.

Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in discesa a 1,163 e il dollaro/yen tornato in area 114. Tra le materie prime, infine, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,4%) a 83,3 dollari e il Wti (-0,7%) a 82,2 dollari.