Industria (+0,9%) – Crollo di Interpump (-8%) dopo downgrade analisti

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con il +0,3% a 27.633 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha segnato il +0,9%, rispetto al +0,5% del corrispondente indice europeo.

Si fa largo l’ipotesi che la Fed possa alzare i tassi di interesse subito dopo la conclusione del programma di acquisti mensili di bond, mentre Robert Holzmann, membro del consiglio direttivo della Bce, ha affermato che dal prossimo settembre potrebbe terminare il programma APP da 20 miliardi di euro al mese.

Intanto l’Eurotower, nel bollettino economico, ha indicato che il rialzo dell’inflazione durerà più a lungo del previsto ma si attenuerà nel 2022. Al momento i rischi per le prospettive economiche rimangono sostanzialmente bilanciati, ma l’istituto è pronto a adeguare tutti gli strumenti a disposizione. Nessun segnale di normalizzazione, invece, nei problemi alle forniture.

Tornando a Piazza Affari, in forte ribasso Interpump (-8%), peggior ribasso tra i titoli del Ftse Mib, dopo i downgrade di Mediobanca, Equita e Banca Akros. Mediobanca ha tagliato da outperform a neutral il giudizio sulla base di una “evidente crescita ma di una mancanza di un potenziale per un upside nel breve termine”. Equita ha declassato a hold il giudizio citando: “3Q in linea con le attese e prospettive solide ma non abbastanza per trovare il rialzo”. Infine Banca Akros ha tagliato il giudizio da accumulate a neutral, alzando comunque il target price da 63 a 67 euro.

In ribasso anche Buzzi Unicem (-0,4%).

Tra le mid cap, Cementir (+1,6%) ha chiuso il terzo trimestre 2021 con ricavi in crescita del 5,3% a 343,8 milioni.

Per quanto riguarda le small cap, la migliore è Irce (+4,4%), mentre Gefran (+0,9%) nei primi nove mesi del 2021 ha registrato ricavi per 117,5 milioni, in aumento del 25,1% anno su anno.

Infine, Cembre (0%) nei primi nove mesi del 2021 il ha evidenziato ricavi delle vendite consolidati pari a 124,3 milioni, in crescita del 26% rispetto ai primi nove mesi del 2020 e del 12,7% rispetto a quelli registrati nei primi nove mesi del 2019.