Gefran – Nei 9M21 aumentano i ricavi (+25% a/a) e cresce la gestione operativa

Gefran nei primi nove mesi del 2021 ha registrato ricavi per 117,5 milioni, in aumento del 25,1% anno su anno.

L’aumento dei ricavi ha riguardato tutte le divisioni: sensori (+34% a 56,9 milioni) grazie alla forte ripresa dei mercati asiatici e al recupero dell’Italia e dell’Europa; componenti per l’automazione (+22,9% a 33,8 milioni), per la maggior parte concentrato in Italia; azionamenti (+17,9% a 32,8), alimentato dalle vendite dei prodotti della gamma industriale e dei prodotti customizzati.

La suddivisione dei ricavi per area geografica vede una crescita a doppia cifra percentuale in tutte le aree in cui opera il Gruppo: Italia (+30,6% a 36,7 milioni); Asia (+29,8% a 31,8 milioni); Europa (+14,3% a 30,1 milioni); Continente americano (+26,1% a 18 milioni).

L’Ebitda ammonta a 20 milioni, in aumento del 68%, con una marginalità del 17,1% (+440 punti base), attestandosi oltre i livelli del 2019.

L’Ebit del periodo è pari a 14 milioni, in crescita del 137%, generando un margine dell’11,9% (+570 punti base).

Il risultato netto del Gruppo è positivo e pari a 10,6 milioni, in crescita del 34% rispetto al pari periodo del 2020.

La posizione finanziaria netta al 30 settembre è positiva e pari a 4 milioni, in netto miglioramento rispetto alla fine del 2020 quando risultava negativa per 3,7 milioni. La variazione della posizione finanziaria netta è originata essenzialmente dai flussi di cassa positivi generati dalla gestione tipica (18,8 milioni), assorbiti da esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo trimestre dell’esercizio (5,2 milioni), dal pagamento di dividendi (3,7 milioni) oltre che d’interessi, imposte e canoni di noleggio (1,5 milioni).

Marcello Perini, Amministratore Delegato di Gefran, ha dichiarato: “Prevediamo una domanda sostenuta anche nel quarto trimestre. Riteniamo che la combinazione d’interventi adottati fino a oggi, per garantire la continuità produttiva, sia adeguata a fronteggiare le perduranti difficoltà nella disponibilità delle materie prime. Ci sono tutte le condizioni per raggiungere nell’esercizio corrente ricavi e marginalità sensibilmente superiori a quelli del 2019”.