Il Ftse Italia Banche termina l’ottava con un ribasso del 3,9% e in linea all’analogo indice europeo (-4,3%), frenando anche il Ftse Mib (-1,4%).
Sui mercati l’attenzione rimane sulle pressioni inflazionistiche e sull’avvio del tapering da parte della Fed, che partirà a breve.
Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi e sulle possibili nuove restrizioni, oltre che sulla prosecuzione della campagna vaccinale.
In questo scenario, con lo spread che ha oscillato in area 120 pb, il comparto bancario ha archiviato una settimana negativa.
Sul Ftse Mib rallentano UniCredit (-4,8%), al lavoro sul nuovo piano industriale e che avvierà il buy-back da 652 milioni dopo il 10 dicembre, Mediobanca (-2,6%), in attesa delle prossime mosse di Leonardo Del Vecchio, Bper (-6%), al lavoro sull’accelerazione del de-risking, e Banco Bpm (-5,1%), su cui DBRS ha migliorato l’outlook.
Sul Mid Cap in rosso Mps (-7,6%), in attesa dei prossimi passi per la privatizzazione e che stima di chiudere il 2021 con un risultato ordinario superiore alle attese, con l’UE che è in costante dialogo con le autorità italiane sulla situazione. Male Carige (-4,4%), aspettando novità sulla cessione della quota di controllo. Realizzi su Popolare di Sondrio (-5,5%), che ha collocato con successo un bond subordinato Tier2 da 300 milioni.
Sullo Small Cap lettera su Banca Profilo (-2,3%), in attesa di novità sulla vendita della partecipazione di maggioranza.