Industria (+1,5%) – Spicca Carel Industries (+6,6%)

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in rialzo (+1,5%) a 27.224 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha terminato gli scambi a +1,5%, rispetto al +1,9% del corrispondente indice europeo.

L’attenzione resta focalizzata principalmente sulle prossime mosse delle banche centrali e sulla stagione di trimestrali. La prospettiva di una stretta monetaria più rapida delle attese da parte della Fed ha frenato l’azionario nel mese di gennaio, determinando la peggior performance mensile dallo scoppio della pandemia nel marzo 2020.

Nelle ultime ore ha preso corpo l’idea di un rialzo dei tassi di interesse pari a 50 punti base nel meeting di marzo, ma alcuni membri del Fomc hanno provato a placare il nervosismo, chiarendo che il costo del denaro verrà alzato secondo un ritmo tale da non danneggiare l’economia.

Nel frattempo, dalle trimestrali continuano ad arrivare indicazioni rassicuranti. Oltre l’80% delle società ha riportato conti in linea con le aspettative degli analisti o superiori.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti gli indici Pmi manifatturieri di gennaio dei principali Paesi europei e degli Stati Uniti. Nell’eurozona il dato, seppur inferiore alla stima preliminare, ha registrato il valore più alto da cinque mesi (58,7 punti) grazie ai continui segnali di miglioramento dei problemi sulla catena di distribuzione. Negli Usa, l’indicatore è salito oltre le attese a 55,5 punti mentre l’ISM manifatturiero ha rallentato a 57,6 punti.

Nel segmento delle big bene Buzzi Unicem (+2,1%) trainata dai buoni risultati preliminari di  Heidelberg Cement. Per Bestinver Securities è una lettura positiva per Buzzi Unicem  e  Cementir (+1,7% nel segmento delle mid cap), due azioni consigliate (buy) dal broker. In particolare, ha ricordato Bestinver, Buzzi Unicem pubblicherà il dato sulle vendite e la posizione finanziaria netta del 2021 il prossimo 9 febbraio e i risultati completi del 2021 il 25 marzo. Mentre Cementir rilascerà i risultati preliminari 2021 e un aggiornamento del business plan l’8 febbraio.

Interpump (+0,6%) ha reso noto che intende proseguire nell’esecuzione del programma di buyback per un totale di 280.000 azioni da effettuarsi tra il 1° febbraio e il 29 aprile 2022 al prezzo massimo di 59 euro per azione.

Tra le mid cap spicca Carel Industries (+6,6%), mentre arretra Zignago Vetro (-3%) dopo che Paolo Giacobbo, Stefano Bortoli, Roberto Calibri, Maurizio Guseo e Michele Pezza (gli “Azionisti Venditori”) hanno ceduto 545.500 azioni ordinarie Zignago Vetro, corrispondenti a circa lo 0,62% del capitale della Società, attraverso una procedura accelerata di raccolta ordini riservata ad investitori qualificati in Italia e ad investitori istituzionali all’estero.

Nel segmento delle small cap in evidenza Somec (+3,8%). Bene LU-VE (+1,3%) che ha concluso un accordo strategico con Systemair AB. Inoltre, sempre LU-VE ha presentato una proposta vincolante per l’acquisto di un ramo d’azienda di Italia Wanbao ACC, attualmente in amministrazione straordinaria.

Intek Group (-2,8%) informa che le che le proprie società controllate KME SE e KME Special Products Gmbh & Co. KG (insieme Gruppo KME), a seguito dell’avveramento delle condizioni sospensive previste, hanno perfezionato la cessione a Paragon del controllo del business Speciali del Gruppo KME mediante il conferimento di tale business ad una newco posseduta al 55% da Paragon e al 45% dal Gruppo KME.