Il Ftse Italia Banche chiude con un calo dell’1,7% e in linea all’analogo indice europeo (-1,2%), frenando anche il Ftse Mib (0,0%).
Gli operatori monitorano la situazione in Ucraina, su cui sono arrivati segnali di distensione grazie alla possibilità di arrivare a una soluzione tra Russia e Paesi dell’Occidente attraverso la diplomazia, anche se la minaccia di un’invasione russa non è del tutto scongiurata.
Il sentiment resta però frenato dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minore supporto dalle banche centrali.
In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus resta anche sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto dovrebbero essere gestibili.
In questo scenario, con lo spread sceso sotto i 165 pb, sul comparto bancario sono prevalse le vendite.
Sul Ftse Mib ritracciano Bper (-1,2%), che ha definito l’operazione Carige, e Banco Bpm (-1,9%), sempre al centro dei rumor sul potenziale interesse di UniCredit (-1,7%).
Sul Mid Cap stop per Mps (-4,7%), in attesa delle prime mosse del neo Ad Luigi Lovaglio e di novità sulle interlocuzioni tra il Tesoro e l’UE per la proroga della presenza pubblica nel capitale, mentre la banca ha smentito la necessità di un aumento di capitale da 3,5 miliardi. Acquisti su Popolare di Sondrio (+0,5%), al centro dei rumor di M&A dopo la recente trasformazione in Spa.
Sullo Small Cap rallenta Carige (-0,1%), per cui è stata trovata una soluzione con l’ingresso nel gruppo Bper.