Servizi Finanziari (-6,6%) – Settimana con segni rossi diffusi sul settore

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un significativo calo del 6,6% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-3,4%), risentendo delle vendite sul comparto bancario (-10,6%) e facendo peggio del Ftse Mib (-2,8%).

In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa.

Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minor supporto da parte delle banche centrali.

L’ottava in forte ribasso del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, frenati dai realizzi, inclusa sul Ftse Mib Azimut (-6,2%), che ha acquisito Electa Ventures.

Sul listino principale contiene il calo Nexi (-0,5%), che con l’incorporazione di SIA ha dato ufficialmente vita a un player europeo dei pagamenti digitali e che è entrata in trattative esclusive con Bper per acquisire il merchant acquiring.

Sul Mid Cap in rosso doValue (-14%), che entro giugno potrebbe rivedere l’accordo con UniCredit e che non si aggiudicherà un nuovo contratto da Sareb, Banca Ifis (-9,9%), che incorporerà Credifarma in Farbanca, e BFF Bank (-12,1%), che secondo rumor sarebbe interessata a rilevare una quota in Banca Progetto. Realizzi su illimity (-8,1%), la cui assemblea ha approvato l’adozione del sistema monistico.

Sullo Small Cap tiene Banca Intermobiliare (0,0%), che prosegue il percorso di rilancio previsto nel piano strategico e con l’azionista di riferimento Trinity che lancerà un’Opa. Male Banca Sistema (-7,3%), che ha ricevuto da Bankitalia i requisiti minimi da rispettare.