Banche (-2,9%) – Tornano le vendite sul settore

Il Ftse Italia Banche termina con un ribasso del 2,9% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-1%), frenando anche il Ftse Mib (-2,3%).

In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Sullo sfondo resta la speranza di trovare una soluzione facendo ricorso alla diplomazia.

Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minore supporto da parte delle banche centrali.

In questo scenario, con lo spread risalito in area 155 pb, sul comparto bancario sono tornate le vendite.

Sul Ftse Mib frenano, tra le altre, UniCredit (-2,6%) e Banco Bpm (-7,3%), sempre al centro dei rumor di M&A. Altro stop per Bper (-5,2%), che potrebbe valutare altre opportunità di crescita ma al momento che al momento è concentrata sul deal Carige.

Sul Mid Cap rallenta Mps (-2,7%), in attesa delle prime mosse del neo Ad Luigi Lovaglio e di novità sulle interlocuzioni tra il Tesoro e l’UE per la proroga della presenza pubblica nel capitale. Realizzi su Popolare di Sondrio (-1,9%), che ha acquistato il 39,5% di Factorit da Banco Bpm.

Sullo Small Cap sottotono Carige (0,0%), per cui è stata trovata una soluzione con l’ingresso nel gruppo Bper.