Generali – Risultato operativo record (+12,4%) a 5.852 mln nel 2021

Generali ha chiuso il 2021 con premi lordi per 75.825 milioni (+6,4% a/a). Il risultato operativo è cresciuto a 5.852 milioni (+12,4%; livello record), mentre l’utile netto reported di pertinenza del gruppo ha raggiunto 2.847 milioni (+63,3%).

“Con gli eccellenti risultati che presentiamo oggi concludiamo con successo il piano ‘Generali 2021’, dimostrando ancora una volta la nostra capacità di mantenere le promesse fatte al mercato. Nel corso degli ultimi due cicli strategici abbiamo consolidato la leadership in Europa e siamo diventati Partner di Vita per 67 milioni di clienti in tutto il Mondo, grazie alle straordinarie competenze dei nostri dipendenti e agenti”.

È con queste parole che Philippe Donnet, Group Ceo di Generali, ha commentato i risultati del 2021.

“Generali è oggi ai vertici del settore per solidità patrimoniale, redditività e crescita, ha rafforzato la propria presenza nei mercati assicurativi a elevato potenziale e ha sviluppato il segmento asset management. Siamo ora impegnati nell’efficace implementazione della strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, focalizzata sulla crescita sostenibile, sull’ulteriore miglioramento della qualità degli utili e sulla creazione di valore per tutti gli stakeholder.

L’approccio rigoroso e disciplinato all’impiego di capitale, la sostenibilità pienamente integrata nel business e l’aumento degli investimenti nella trasformazione digitale e tecnologica saranno i fattori chiave del successo del nuovo piano”, ha aggiunto il manager.

La raccolta premi lordi si è fissata a 75.825 milioni (+6,4% a/a), grazie agli andamenti positivi in entrambi i segmenti di attività.

Il ramo vita ha registrato premi per 51.680 milioni (+6%; l’incremento sarebbe pari al 9,5%, escludendo l’effetto non ricorrente dei premi del fondo pensione collettivo vita sottoscritto nel 2020 in Italia, pari a circa 1,5 miliardi), grazie in particolare allo sviluppo positivo dei prodotti unit-linked (+19,8%; escludendo il citato fondo pensione, le polizze unit-linked sarebbero cresciute del 36,1%). In aumento anche le linee puro rischio e malattia (+6%).

Il ramo danni ha riportato premi pari a 24.145 milioni (+7%), per effetto della crescita sia del comparto auto (+4,9% a 8.649 milioni) che di quello non auto (+7,5% a 14.399 milioni). Il Combined ratio è salito al 90,8% (+1,7 p.p. rispetto al 2020), principalmente per il maggior impatto dei sinistri catastrofali e per la maggiore sinistralità nella linea auto a seguito della progressiva riduzione delle restrizioni rispetto al 2020.

Il risultato operativo si è attestato a 5.852 milioni (+12,4%; il migliore di sempre). Il risultato operativo del ramo danni è salito a 2.650 milioni (+7,9%), mentre nel segmento vita è aumentato a 2.816 milioni (+7,2%).

L’asset management ha apportato 672 milioni (+22,9%), spinto principalmente dalla crescita dei ricavi operativi (+14,3% a 1.136 milioni), anche grazie all’aumento complessivo delle masse in gestione. Continua la crescita del risultato operativo del segmento holding e altre attività (salito da 130 milioni a 561 milioni), grazie ai risultati di Banca Generali e al contributo significativo del private equity.

A fine dicembre 2021 le masse si fissano a 575 miliardi (+2,5% rispetto a fine 2020), al cui interno quelle di terzi aumentato a 113 miliardi (+8,3% rispetto al 31 dicembre 2020), grazie alla raccolta netta di 8,5 miliardi.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto di pertinenza del gruppo reported di 2.847 milioni (+63,3%). L’utile netto normalizzato, che non comprende 52 milioni relativi all’operazione di acquisizione del controllo e dei costi straordinari legati all’integrazione del gruppo Cattolica, si è attestato a 2.795 milioni (+45,1%; 1.926 milioni nel 2020, al netto di 183 milioni derivanti dall’accordo transattivo per la cessione di BSI).

Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2021 il patrimonio netto consolidato di pertinenza del gruppo scende a 29.308 milioni (31.794 milioni al 31 dicembre 2020). La variazione è principalmente dovuta al risultato del periodo di pertinenza del gruppo, più che compensato dalla distribuzione del dividendo e dagli altri utili o perdite rilevati a patrimonio netto (variazione delle riserve per utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita).

Sul fronte della solidità patrimoniale, al 31 dicembre 2021 il Regulatory Solvency ratio è pari al 227% (224% a fine 2020). L’incremento è ascrivibile al contributo molto positivo della generazione normalizzata di capitale e al favorevole andamento dei mercati finanziari, che ha più che compensato gli impatti negativi derivanti dai cambi regolamentari, dalle operazioni di M&A e dall’accantonamento del dividendo del periodo.

Grazie anche a questi risultati, il gruppo conclude con successo il piano strategico “Generali 2021”, nonostante il contesto caratterizzato dal Covid-19. In particolare, per quanto riguarda i target finanziari:

  • aumento degli utili per azione: 7,6% (target: 6%-8% il range del tasso annuo composto di crescita dell’utile per azione 2018-21);
  • dividendi in crescita: 4,52 miliardi (target: 4,5-5 miliardi di dividendi cumulati 2019-2021);
  • rendimento più elevato per gli azionisti: nel 2019 e nel 2021 il ROE è stato, rispettivamente, pari a 12,4% e 12,1 per cento. Escludendo il risultato del 2020, impattato dal Covid-19 e da effetti one-off, il ROE medio è superiore al target di piano (>11,5%).

Rispetto alle previsioni di un’economia globale in ulteriore ripresa nel 2022, il recente conflitto russo-ucraino ha determinato un contesto di maggiore incertezza e volatilità e un rischio di revisione al ribasso delle stime di crescita. Ad oggi lo sviluppo del conflitto rimane imprevedibile e di conseguenza non è possibile effettuare una stima ragionevole dell’effetto della crisi sui mercati e sul business assicurativo.

In tale contesto, il gruppo conferma e prosegue con la strategia di ribilanciamento del portafoglio vita a rafforzamento ulteriore della profittabilità e con una logica di più efficiente allocazione di capitale, anche supportato da un’estensiva analisi dei portafogli esistenti.

Nel danni, l’obiettivo nei mercati assicurativi maturi, in cui il gruppo è presente, è di massimizzare la crescita e, parallelamente, di rafforzarsi nei mercati ad alto potenziale.

Nel segmento asset management, proseguiranno nel corso del 2022 le attività identificate del nuovo ciclo di piano al fine di ampliare il catalogo prodotti in termini di real asset & private asset, high conviction e multi-asset strategies.

In linea con il piano strategico “Lifetime Partner 24: Driving Growth”, il gruppo intende perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l’innovazione in modo da realizzare un tasso annuo composto di crescita dell’utile per azione tra il 6% e l’8% nel periodo 2021-2024, a generare flussi di cassa netti disponibili a livello della capogruppo superiori a 8,5 miliardi nel periodo 2022-2024 e a distribuire agli azionisti dividendi cumulati per un ammontare compreso tra 5,2-5,6 miliardi nel periodo 2022-2024, con ratchet policy sul dividendo per azione.