Il Sole 24 Ore – Perdita netta reported di 21 mln nel 2021

Nel 2021 il gruppo Sole 24 Ore ha registrato ricavi pari a 203,5 milioni (+6,6% a/a).

I ricavi pubblicitari sono saliti a 88,2 milioni (+11,8%), mentre i ricavi diffusionali (carta+digitale) sono scesi a 45,1 milioni (-8,5%). I ricavi di editoria elettronica dell’area servizi professionali sono saliti a 43,3 milioni (+3,6%) e I ricavi dell’area cultura sono cresciuti a 5,5 milioni (+121,1%).

L’Ebitda è risultato positivo per 11,3 milioni (-43,8% a/a); includendo oneri e proventi non ricorrenti negativi per 11,3 milioni (positivi per 2,4 milioni nel 2020) derivanti dal rilascio del fondo rischi previdenziali per 1,1 milioni, da oneri di ristrutturazione pari a 13,9 milioni, e un provento per 1,4 milioni incassato dalla società 24 ORE Cultura per il periodo dal 1° agosto al 30 novembre relativo al “Riparto di quota parte del Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali destinata al ristoro degli operatori nel settore delle mostre d’arte del 18 novembre 2020.

L’Ebitda, al netto di oneri e proventi non ricorrenti, è ammontato 22,6 milioni (17,7 milioni nel 2020).

L’Ebit ha riportato un deficit di 15,3 milioni (+2,3 milioni nel 2020) dopo avere contabilizzato ammortamenti stabili a 17,7 milioni. Nell’esercizio, in seguito alle risultanze dell’impairment test, sono state effettuate svalutazioni per 6,7 milioni, di cui 5,4 milioni di relative a frequenze radio e 1,3 milioni riferite ad avviamento della CGU Eventi. Inoltre, sono state effettuate svalutazioni di attività immateriali per 2,1 milioni riconducibili a sviluppi software non più utilizzati.

Al netto di oneri e proventi non ricorrenti, l’Ebit è stato positivo per 5 milioni (0,6 milioni nel 2020).

L’esercizio si è chiuso con una perdita netta di competenza dei soci di 21 milioni (perdita netta di 1 milione nel 2020); al netto di proventi non ricorrenti il risultato è risultato negativo per 0,7 milioni (-2,9 milioni nel 2020).

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre  2021 è pari a 63,8 milioni (50,9 milioni a fine anno 2020). La variazione è principalmente riferita ai flussi di cassa dell’attività di investimento e al pagamento degli oneri non ricorrenti relativi alle uscite incentivate liquidate nell’anno.

L’attuale incertezza legata alla possibile evoluzionedella diffusione del virus Covid-19 e delle relative varianti e agli eventuali impatti derivanti dal recente conflitto in corso in Ucraina,impone di continuare a mantenere una certa cautela rispetto alle previsioni positive dello scenario macroeconomico.
Pertanto, il settore editoriale, in particolare il mercato pubblicitario e le attività di organizzazione mostre ed eventi, restano caratterizzati da un’incertezza su quelli che saranno i possibili effetti del perdurare dell’epidemia di Covid-19 e delle possibili ripercussioni che il conflitto in corso in Ucraina potrebbe avere sull’economia italiana ed europea.
Il gruppo monitora costantemente sia l’andamento dei mercati di riferimento rispetto alle ipotesi di piano e alle prospettive di ripresa post-pandemica, nonché alle eventuali ripercussioni che dovessero derivare dal conflitto in Ucraina, sia l’implementazione delle azioni previste nel piano stesso, mantenendo un’attenzione proattiva e costante al contenimento di tutti i costi e all’individuazione di iniziative che possano ulteriormente mitigare il rischio legato ai ricavi a tutela di redditività e flussi di cassa attesi.