Utility (+1,6%) – Sugli scudi Terna (+5,1%) nella settimana del nuovo piano al 2025

Nelle sedute dal 21 al 25 marzo il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato complessivamente un +1,6%, al di sopra del corrispondente europeo (-1,7%) e del Ftse Mib (+1,4%).

Ancora sotto i riflettori principalmente l’evoluzione del conflitto in Ucraina, le sanzioni nei confronti della Russia e le mosse delle banche centrali per contrastare l’inflazione elevata.

Sull’obbligazionario, in chiusura di ottava, lo spread Btp-Bund è sceso in area 150 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,074%.

Tornando al comparto utility di Piazza Affari, tra le big in evidenza Terna (+5,1%) il cui Cda ha approvato l’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025, che prevede un’ulteriore accelerazione degli investimenti con complessivi 10 miliardi per la transizione energetica e lo sviluppo del Paese. Tra i principali highlights economici al 2025, ricavi previsti in aumento a 3,08 miliardi ed Ebitda a 2,14 miliardi. Confermata la dividend policy.

A Snam (+3,5%) il Governo ha conferito incarico ufficiale per negoziare l’acquisto di una unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione e il noleggio di una seconda unità, nel tentativo di ridurre la dipendenza dal gas russo.

Italgas (+2,2%), in Sardegna, ha messo in esercizio altri 55 chilometri di rete di distribuzione del gas naturale a servizio della città di Alghero.

Il Cda di A2A (+1,1%) ha assunto una delibera quadro che ha autorizzato l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari non subordinati, non garantiti e non convertibili, a valere sul Programma EMTN da 6 miliardi, sino a un massimo complessivo di 1 miliardo, entro il 31 maggio 2022.

Enel (+1,7%), attraverso Enel X International, ha finalizzato l’accordo con Cinven, rinnovando la partnership in Ufinet Latam. Con il completamento dell’operazione, Enel X International mantiene una partecipazione del 19,5% in Ufinet Latam, mentre il restante 80,5% è detenuto da Seventh Cinven Fund.

Hera (-1,4%) ha chiuso il 2021 con un utile di pertinenza del Gruppo in crescita del 10,2% a 333,5 milioni. Il Cda proporrà ai soci un dividendo di 12 centesimi per azione, in rialzo (+9%) rispetto a quanto previsto nel precedente documento strategico.

Tra le mid, ha fatto meglio Iren (+2,8%) che ha sottoscritto con la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa un finanziamento di 80 milioni per lo sviluppo della rete di teleriscaldamento nell’area metropolitana di Torino.

Acea (+1,8%) ha perfezionato il closing dell’accordo con il Fondo britannico di investimento Equitix per la cessione di una quota di maggioranza di una holding fotovoltaica del Gruppo Acea in cui sono stati conferiti gli asset fotovoltaici di ACEA già in esercizio o in via di connessione alla rete in Italia.

Green BidCo ha esercitato il diritto di convertire in azioni ordinarie Falck Renewables (+0,3%) le Obbligazioni Convertibili acquistate a seguito dell’OPA.

ERG (-2,6%) ha raggiunto un accordo con ENGIE per la sottoscrizione di 2 Power Purchase Agreements decennali, per il ritiro di energia rinnovabile che verrà prodotta da 2 impianti eolici di ERG attualmente in costruzione in Scozia (179 MW).

Tra le small, svetta algoWatt (+9,6%) che insieme al Gruppo NSA ha messo a punto un’offerta “chiavi in mano” per contrastate il caro bollette.

Edison (+1,2%) ha reso noto che Transalpina di Energia ha comunicato le proposte e l’elenco dei candidati amministratori per l’assemblea convocata per il prossimo 31 marzo.

Forti vendite su Seri Industrial (-6,7%) che ha archiviato il 2021 con una perdita consolidata di 1,5 milioni, dopo il deficit di 4,3 milioni registrata nell’esercizio precedente.

Secondo i dati di Terna, a febbraio, l’Italia ha consumato 25,5 miliardi di kWh di energia elettrica, in crescita del 2,8% a/a. La produzione nazionale netta è aumentata del 7,5% a 22,2 miliardi di kWh. In forte calo tuttavia l’output idroelettrico (-51,3%) a causa delle scarse precipitazioni, che hanno comportato anche un livello di riempimento degli invasi prossimo ai valori minimi registrati negli ultimi 50 anni.

Secondo le stime di Terna, con l’ora legale, in vigore da domenica 27 marzo per i prossimi 7 mesi, l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora.