Mercati – Eurolistini incerti senza Wall Street, Milano termina a -0,1%

Chiusura contrastata per le borse europee, con il Ftse Mib sostanzialmente invariato (-0,1%) a 21.343 punti. Deboli anche il Dax di Francoforte (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%), positivi invece il Ftse 100 di Londra (+0,9%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%). Chiusa Wall Street per il Giorno dell’Indipendenza.

Sui mercati continua a prevalere un clima di incertezza, con l’azionario frenato dai timori di recessione e dall’elevata inflazione che sta costringendo le banche centrali ad alzare i tassi in maniera decisa per riportare sotto controllo i prezzi. La stretta monetaria rischia tuttavia di danneggiare eccessivamente l’economia, che già comincia a dare i primi segnali di rallentamento.

Nei prossimi giorni l’attenzione si concentrerà sui verbali del Fomc, che dovrebbero confermare l’atteggiamento aggressivo della Fed, e sul job report statunitense di giugno. Intanto i dati sui prezzi alla produzione dell’eurozona hanno evidenziato un incremento inferiore alle attese (+0,7% mensile e +36,3% annuo a maggio).

In Europa, il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha affermato che la Bce dovrebbe essere cauta nell’implementazione di strumenti per contenere i costi di finanziamento delle nazioni più deboli, precisando che tali misure dovrebbero essere applicate solo in “circostanze eccezionali e in condizioni strettamente definite”.

A livello internazionale, in settimana il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, potrebbe annunciare il ritiro di alcuni dazi sulle importazioni cinesi. Intanto la prima potenza asiatica resta alle prese con la recrudescenza del Covid, con nuovi cicli di test di massa per arginare la diffusione del virus.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,042, mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 135,7. Tra le materie prime accelerano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,8%) a 113,7 dollari e il Wti (+1,8%) a 110,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 189 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento di oltre 15 punti base al 3,22%. Focus sull’incontro tra il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il leader dei Cinque Stelle, Antonio Conte, per dirimere le tensioni politiche delle ultime settimane.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate svettano Diasorin (+3,7%), Tenaris (+3,65%), Eni (+2,4%) e Ferrari (+2,4%). In calo Saipem (-6,9%, con i diritti dell’aumento di capitale a -82,35%), Intesa Sanpaolo (-2,4%) e Stm (-1,9%).