Mercati asiatici – Seduta di acquisti, in evidenza in particolare Taiwan

Performance positive per i principali listini finanziari asiatici, orfani di Cina, Hong Kong e Corea del Sud chiusi per festività, dopo il finale di ottava in verde a Wall Street.

L’attenzione degli investitori è rivolta ai dati sull’inflazione negli Stati Uniti di agosto in uscita martedì, con l’indice principale che dovrebbe raffreddarsi a un ritmo dell’8% annuo mentre la misura che esclude cibo ed energia è vista in accelerazione.

Sotto i riflettori anche la Federal Reserve, nei confronti della quale si rafforza l’aspettativa degli operatori di un altro ritocco ai tassi da 75 punti base il prossimo 21 settembre.

I funzionari della Fed, incluso il presidente Jerome Powell, hanno tutti riaffermato la determinazione della banca centrale ad aumentare i tassi fino a quando l’inflazione non sarà sotto controllo.

Tornando in Asia, i casi di coronavirus stanno ancora gettando un’ombra in Cina, dove circa 65 milioni di abitanti erano bloccati la scorsa settimana nonostante solo 1.248 nuovi casi di trasmissione domestica, per lo più asintomatici, siano stati segnalati domenica.

Sul fronte della guerra in Ucraina, invece, controffensiva di Kiev dopo che le sue forze hanno continuato la loro rapida avanzata nella regione di Kharkiv, sfruttando la ritirata delle difese russe.

Sul forex, il cambio euro/dollaro risale a 1,009, mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen si attesta a 143,49. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1%) a 91,94 dollari e il Wti (-1,2%) a 85,76 dollari al barile.

Tornando ai listini asiatici, bene in particolare il Giappone, con Nikkei +1% e Topix +0,7%, Australia (+1%) e Taiwan (+1,5%).

Il tutto dopo che venerdì a Wall Street: Nasdaq (+2,1%), S&P500 (+1,5%) e Dow Jones (+1,2%).