Bioera – Informazioni integrative per assemblea del 28 settembre

Bioera ha pubblicato, su richiesta della Consob, una nota informativa integrativa, corredata delle considerazioni del collegio sindacale, in vista dell’assemblea straordinaria convocata per il prossimo 28 settembre (29 settembre in seconda convocazione e 30 settembre in terza convocazione.

Nel dettaglio, la nota riporta un fabbisogno finanziario netto complessivo del gruppo per i 12 mesi successivi alla data dell’assemblea stimato in 9 milioni.

Pertanto, a fronte di tale fabbisogno l’emittente ha identificato modalità di finanziamento a copertura dello stesso, diverse dal prestito obbligazionario convertibile, per complessivi 5,9 milioni.

L’emittente ha già deliberato un aumento di capitale da massimi 15 milioni, riservata in opzione ai propri azionisti, i cui eventuali proventi derivanti da sottoscrizioni liberate mediante apporto di nuove risorse finanziarie non sono stati considerati nelle stime sopra riportate.

Gli amministratori ritengono congruo il prestito obbligazionario convertibile rispetto al fabbisogno sopra rappresentato.

Nei 12 mesi successivi all’assemblea, infatti, il prestito obbligazionario convertibile è stimato possa apportare risorse finanziarie per complessivi 3,6 milioni, al netto dei relativi costi di transazione.

In caso di parziale, o totale, mancato buon esito dell’ulteriore operazione di aumento di capitale in opzione agli azionisti già deliberata, pertanto, il fabbisogno sopra richiamato potrebbe comunque essere coperto per 3,6 milioni grazie ai proventi netti rivenienti dal prestito obbligazionario convertibile e per 5,9 milioni dalle ulteriori possibili fonti di finanziamento già individuate dall’emittente (ritenute attivabili ed attuabili in tale orizzonte temporale), residuando inoltre, comunque, la possibilità di rinviare ad esercizi successivi eventuali operazioni di acquisizione di quote di controllo in nuove partecipazioni con conseguente ulteriore riduzione del fabbisogno per 3 milioni.

Non si segnalano nuovi accordi di riscadenziamento dei debiti del gruppo, ulteriori rispetto a quelli già comunicati al mercato.