La scorsa settimana il Ftse Italia Banche ha riportato un +2,5% a fronte del +1,1% dell’analogo indice europeo e del +1,2% del Ftse Mib.
Chiusura negativa per le borse europee, mentre la seduta di Wall Street proseguiva faticando a trovare una direzione precisa al termine di una settimana in cui sono tornati in primo piano i timori di ulteriori strette monetarie da parte delle banche centrali. Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si è attestato al 4,2%.
Tra le Large Cap, UniCredit ha terminato le contrattazioni a +4,0%, Intesa Sanpaolo a +3,9%, Mediobanca a +1,6%, Banco Bpm a +1,2% e Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +0,5%.
Nel 2022 il gruppo Bper ha registrato un margine di interesse pari a 1.825,9 milioni (+21,3% a/a) e un utile netto consolidato ordinario pari a 502,8 milioni; escludendo le poste straordinarie, l’utile contabile si esprime in 1.449 milioni. Nel 4Q 2022 il margine di interesse è stato pari a 565,5 milioni (+19,1% t/t).
A seguito dell’autorizzazione rilasciata dalla competente Autorità di Vigilanza, il 6 febbraio 2023 è stato iscritto presso il Registro delle Imprese di Modena il progetto di fusione per incorporazione in BPER Banca di BPER Credit Management, società strumentale appartenente al Gruppo bancario BPER Banca che svolge, per conto delle società consorziate (tutte appartenenti al Gruppo BPER), l’attività di recupero e gestione dei crediti deteriorati e ogni altra operazione diretta a facilitarne lo smobilizzo e/o l’incasso.
Il gruppo BPM ha archiviato il 2022 con proventi operativi in aumento del 4,3% sul 2021 a 4.706 milioni con una crescita del 4,3%, grazie al contributo positivo del margine di interesse (+13,4% a/a) e all’apporto del business assicurativo. Nel 2022 il margine di interesse si è fissato a 2.314,4 milioni, in crescita del 13,4% a/a principalmente grazie all’incremento dello spread commerciale conseguente al rialzo dei tassi di mercato.
Inoltre nel 2022 il gruppo BPM ha proseguito l’impegno verso continui avanzamenti nell’integrazione delle tematiche ESG nella strategia e nel business.
Banco BPM sta continuando a supportare, con un finanziamento da 25 milioni, gli investimenti sostenibili di LU-VE Group, multinazionale tra i maggiori operatori al mondo nel settore degli scambiatori di calore ad aria.
Intesa Sanpaolo ha comunicato l’avvio del programma di acquisto – deliberato dal Cda il 3 febbraio scorsoi.
Nel 2Q dell’esercizio 2022-23 Mediobanca ha realizzato ricavi in forte crescita (+19% t/t e +20% a/a), che per la prima volta oltre hanno raggiunto 902 milioni in 3 mesi, con tutte le fonti in crescita grazie all’attenta gestione di attivi e passivi.
Mediobanca ha pertanto chiuso il primo semestre del 2022-23 con un utile record di 555,1 milioni (+5,6% a/a). Inoltre, l’impegno continuo volto a includere in modo progressivo e rigoroso i criteri ESG in tutti gli ambiti di attività del Gruppo ha favorito un ulteriore miglioramento dei giudizi espressi dalle principali società di rating ESG.
Unicredit ha emesso con successo un bond Senior NonPreferred da 1 miliardo con scadenza 6 anni e possibilità di rimborso anticipato (call) dopo 5 anni, rivolto a investitori istituzionali.
Tra le Mid Cap, Credito Emiliano ha chiuso a -0,1%, Banca Popolare di Sondrio a -1,1% e Banca Monte dei Paschi di Siena a -1,2%.
Il Cda di MPS ha approvato i risultati consolidati preliminari al 31 dicembre 2022, che evidenziano un utile netto del 4Q 2022 pari a 156 milioni. I ricavi del quarto trimestre 2022 registrano un aumento del 15,6% rispetto al trimestre precedente. In particolare, si assiste ad un incremento del margine di intermediazione primario (+14,3%), grazie alla crescita del margine di interesse (+31,4%), che ha più che assorbito il calo delle commissioni nette (-5,6%). In crescita rispetto al trimestre precedente anche gli altri ricavi della gestione finanziaria, per effetto del maggior contributo del risultato della negoziazione.
Nel FY 2022 MPS ha realizzato ricavi per 3.088 milioni, in crescita del 3,6% rispetto all’anno precedente. Tale dinamica è da ricondurre soprattutto al margine di interesse (+26% a 1.539 milioni), che beneficia del rialzo dei tassi e dell’attività commerciale e che ha più che compensato la flessione delle commissioni nette (-8% a 1.365 milioni) principalmente per l’levata volatilità di mercato che ha condizionato i proventi sulla gestione del risparmio.
Ino0ltre, nel 2022 MPS ha accelerato il processo di integrazione dei criteri ESG nella strategia e nel business, migliorando il rating di sostenibilità e raggiungendo già alcuni obiettivi in anticipo rispetto al Piano.
Il Cda della Banca Popolare di Sondrio ha approvato i risultati preliminari dell’esercizio 2022, che evidenziano una crescita record del margine di interesse (+28,8% a 681 milioni), commissioni nette in rialzo del 6,4% a 381 milioni e un utile netto di 251,3 milioni (-6,4% a/a), un risultato in linea con gli obiettivi del Piano industriale “Next Step” presentato lo scorso giugno e in particolare con il target di ROE all’8%.
I risultati preliminari del gruppo Credem evidenziano a fine dicembre 2022 un margine di intermediazione pari a 1.472,9 milioni, in crescita del 10,2% a/a.
Credem risulta l’istituto più solido a livello europeo tra le banche commerciali e il migliore in Italia, come mostra la pubblicazione oggi, sul sito della Banca Centrale Europea, dei dati relativi ai requisiti patrimoniali (SREP) diffusi dalle banche rilevanti vigilate direttamente dall’autorità di Francoforte.
Inoltre, nel 2022 il Gruppo Credem ha aggiornato le politiche di concessione del credito per includere, oltre alle tradizionali analisi di natura finanziaria, considerazioni specifiche relative al posizionamento della controparte rispetto alle tematiche di sostenibilità con focus su impatti climatici ed ambientali. Tali criteri sono stati integralmente applicati ad un campione rappresentativo di circa 1.000 aziende.
Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +1,2% e Banca Profilo un +0,7%.
Nell’esercizio 2022 i proventi operativi del gruppo Banco Desio segnano un incremento del 6,1% a/a, attestandosi a 486,1 milioni.
Nell’esercizio 2022 il totale ricavi netti del gruppo Banca Profilo è pari a 70,6 milioni, in crescita del 6,2% rispetto al 2021, nonostante condizioni dei mercati finanziari sostanzialmente opposte, a conferma della ridotta volatilità della grandezza, anche grazie alla diversificazione delle fonti di ricavo.