Nella seduta di ieri il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha riportato un +0,8% rispetto al +1,8% del corrispondente europeo e al +0,1% del Ftse Mib.
Chiusura positiva per le borse europee, mentre proseguiva sottotono la seduta di Wall Street con l’attenzione degli operatori concentrata sulle prossime mosse delle banche centrali alla luce degli ultimi dati sull’inflazione. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è risalito di circa sette punti base a 185, con il rendimento del decennale italiano al 4,33%.
Tra le Large Cap Buzzi Unicem ha terminato le contrattazioni a +1,3% e Interpump Group a +0,9% come Cnh Industrial.
Il Consiglio di amministrazione di Interpump ha approvato i risultati preliminari dell’esercizio 2022, superiori alle previsioni prefissate. Nel dettaglio i ricavi sono aumentati del 29,5% superando i 2 miliardi, con una crescita a parità di perimetro del 18,1%. In particolare, il Gruppo ha chiuso il quarto trimestre 2022 con ricavi in crescita del 18,4% a 533 milioni (+17,4% a parità di perimetro), superando i 519 milioni previsti dal consensus. La divisione Olio ha registrato una crescita del 22,3% a 393,2 milioni (+20,7% a parità di perimetro) mentre la divisione Acqua del 9,1% a 139,8 milioni.
Tra le Mid Cap le migliori sono state El.En (+1,0%) e Sanlorenzo (+0,9%) mentre le peggiori si sono rivelate Cementir (-0,5%) e Ariston Holding (-0,7%).
Infine, tra le Small, Aquafil (+2,4%) e The Italian Sea Group (+1,9%) hanno chiuso in cima al paniere mentre Vianini Industria (-3,8%) si è posizionata in fondo al medesimo.