Diasorin – I minori ricavi COVID pesano sui conti 2022, cedola di 1,1 euro

Diasorin ha archiviato l’esercizio 2022 con ricavi pari a 1,36 miliardi, in crescita del 10% (+2,4% a cambi costanti) su base annua.

La variazione è conseguenza del positivo andamento di tutte le linee di business e dell’inclusione di Luminex nel perimetro di consolidamento, parzialmente assorbita dall’atteso calo nelle vendite covid.

In particolare, i ricavi di immunodiagnostica ex-covid sono cresciuti dell’8,4% (+3,3% a cambi costanti), guidati dal positivo andamento dei test CLIA, pur a fronte dell’attesa decrescita del business della vitamina D e del pannello ELISA.

I ricavi di diagnostica molecolare ex-covid hanno registrato un aumento del 65,2% (+48,8% a cambi costanti), prevalentemente come conseguenza della contribuzione del business Luminex e delle elevate vendite dei test respiratori nella seconda parte dell’anno, guidati da una stagione influenzale concentrata negli ultimi mesi del 2022.

I ricavi licensed technologies sono stati pari a 214 milioni, a conferma del buon andamento delle vendite dei prodotti relativi alla tecnologia xMAP; nella seconda parte dell’anno si è registrato un rallentamento nella vendita di strumenti, dovuto alla carenza di componenti elettronici, conseguenza degli effetti del covid sulle supply chain internazionali.

Le vendite dei test sierologici e molecolari per il covid, pari a 244 milioni, sono diminuite del 35,5% (-40,1% a cambi costanti).

Il contributo complessivo di Luminex ai ricavi 2022 è stato pari a 386 milioni.

L’Ebitda adjusted si è attestato a 514 milioni (-5,3%; -11% a cambi costanti), con un’incidenza sui ricavi al 37,8% (38,1% a cambi costanti).

La riduzione della marginalità è conseguenza dei minori ricavi covid, che nel 2021 avevano generato un’importante leva operativa, solo parzialmente compensata dall’inclusione di Luminex nel perimetro di consolidamento.

L’Ebit adjusted è stato pari 417 milioni (-10,3%), con un margine del 30,6%.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto adjusted di 319 milioni (-10,7%), con un’incidenza sui ricavi del 23,4%.

Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto consolidato si esprime in 907 milioni, in calo dai 986 milioni al 31 dicembre 2021, dinamica che ha beneficiato della generazione di cassa operativa nell’esercizio, al netto del pagamento di dividendi per 57 milioni e dell’acquisto netto di azioni proprie per 160 milioni.

Nella guidance 2023, a cambi costanti, la società stima ricavi totali in calo del 14% e dell’11% a parità di perimetro, di cui ricavi al netto del business covid e molecolare respiratorio (+4% / +6%); ricavi business molecolare respiratorio (-20%) e ricavi covid per circa 60 milioni (-75% rispetto al 2022)

L’Ebitda adjusted margin è atteso a circa il 34%.

La società conferma “le linee di sviluppo condivise nel piano presentato all’investor day del 17 dicembre 2021. Le traiettorie di crescita del business dell’immunodiagnostica e delle licensed technologies (al netto della cessione del business della citofluorimetria avvenuta a febbraio 2023) sono in linea con gli obiettivi del piano. La commercializzazione delle piattaforme Liaison Plex e Liaison NES è attesa nel 2024, in ritardo di circa un anno rispetto alle assunzioni originarie”.

Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 1,10 euro per azione, con stacco cedola il 22 maggio e data pagamento il 24 maggio.