Segnali incerti dai futures sull’azionario americano in seguito all’annuncio dell’Opec+ di tagli alla produzione di petrolio, con il future sul Dow Jones leggermente in positivo e quelli sull’S&P 500 e il Nasdaq che invece preannunciano una partenza in ribasso.
Chiusura in rialzo venerdì per i principali indici americani, che hanno esteso i guadagni della settimana spingendo il istino tecnologico ad archiviare il miglior trimestre dal 2020. Il Nasdaq è salito dell’1,7%, l’S&P 500 dell’1,4%, il Dow Jones dell’1,3%.
In seguito all’annuncio di domenica da parte dell’OPEC+ di tagli alla produzione di petrolio, le quotazioni sul greggio sono oggi in aumento di circa il 6%, segnando il guadagno giornaliero più alto da un anno a questa parte.
L’entità dei tagli alla produzione sarà di oltre un milione di barili al giorno dal prossimo mese, con l’Arabia Saudita che ridurrà il proprio output di mezzo milione di barili, e la Russia che estenderà il taglio alla produzione già previsto per marzo-giugno fino alla fine dell’anno.
L’impennata del prezzo del petrolio potrebbe tornare ad alimentare un’importante pressione inflazionistica ed avere ripercussioni sulle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve.
L’ottimismo sui mercati della scorsa settimana potrebbe quindi subire un contraccolpo e portare gli operatori a scontare con minor probabilità tagli ai tassi di interesse già entro la fine dell’anno.
Tornando a Wall Street, molto bene le petrolifere americane nel premarket, con ConocoPhillips in aumento del 4,6%, Chevron su del 4,2% ed ExxonMobil che guadagna il 3,8%.