Prosegue positiva la seduta delle borse europee in linea all’andamento dei futures di Wall Street, con gli operatori intenti a valutare gli effetti sull’economia globale della decisione a sorpresa dell’Opec+ di tagliare la produzione di oltre un milione di barili al giorno a partire da maggio.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 27.280 punti. In rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%), e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Il repentino aumento dei prezzi del greggio a seguito della decisione dell’Opec+ ha riacceso le preoccupazioni sul persistere dello scenario inflazionistico e sposta nuovamente l’attenzione da parte degli investitori sulle prossime mosse di politica monetaria di Fed e Bce.
A seguito di questa decisione, il Presidente della Fed di St. Louis, James Bullard ha dichiarato che la decisione dell’Opec+ era inattesa e che il ripido incremento dei prezzi del petrolio potrebbe rendere più complesso il controllo dell’inflazione da parte dell’istituto di Washington.
Il sentiment degli operatori sembra però essere più propenso a credere che il picco dei tassi sia ormai vicino e che la Fed possa allentare la stretta monetaria nel corso dell’anno per poi iniziare a tagliare i tassi verso la fine del 2023.
Sul fronte macro, l’attenzione dei mercati si sposta sui dati sul mercato del lavoro statunitense a marzo in uscita venerdì, per avere maggiori indicazioni sullo stato di salute dell’economia Usa.
Sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute per il terzo giorno consecutivo, con il cambio euro/dollaro in ripresa poco sopra quota 1,09 e il dollaro/yen in area 132,9. Tra le materie prime ancora in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,6%) a 85,4 dollari e il Wti (+0,7%) a 81 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 182 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,16%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue positiva la giornata di Saipem (+3%), Erg (+2,4%) e Bper (+1,8%), fiacche invece Moncler (-0,7%), Campari (-0,6%) ed Enel (-0,4%).
