Mercati – Prevista apertura poco mossa per l’Europa

Prevista una partenza cauta per le borse europee, in un mercato influenzato dalle persistenti incertezze sul percorso di politica monetaria delle banche centrali a livello globale e sullo stato salute degli istituti statunitensi.

Chiusura in frenata ieri a Wall Street dopo quattro sedute consecutive in denaro. Dow Jones e S&P500 cedono entrambi lo 0,6%, mentre il Nasdaq lo 0,5%.

Tra i mercati asiatici – orfani di Cina, Hong Kong e Taiwan chiuse per festività – , stamane i listini giapponesi chiudono negativi con Nikkei e Topix in calo rispettivamente dell’1,7 e dell’1,9%.

Si rafforzano le aspettative tra gli investitori che la Fed concluderà presto il suo ciclo di strette monetarie. Il tutto in attesa dei dati di marzo sull’occupazione a stelle e strisce che verranno diffusi venerdì, che secondo gli analisti dovrebbero evidenziare un incremento dei non-farm payroll di circa 250.000 unità e un tasso di disoccupazione stabile al 3,6% sui minimi storici.

Nel frattempo, la presidente della Federal Reserve di Cleveland, Loretta Mester, ha dichiarato che la banca centrale prevede probabilmente ulteriori aumenti dei tassi d’interesse, specificando che il costo del denaro dovrebbero salire oltre il 5%.

Sempre in tema banche centrali, la Banca centrale della Nuova Zelanda ha alzato inaspettatamente il tasso di riferimento di di 50 punti base dopo che la Reserve Bank of Australia aveva lasciato invariato il costo del denaro al 3,6%, interrompendo la serie di 10 rialzi consecutivi e affermando di volere più tempo per valutare l’impatto degli scorsi aumenti mentre l’economia rallenta e l’inflazione ha raggiunto il suo picco.