Avvio cautamente positivo a Wall Street, con focus sull’agenda macro. Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,2%, il Dow Jones oscilla intorno alla parità.
Dall’agenda macro di oggi, le richieste di mutui negli Stati Uniti sono scese dell’1,4% nella settimana al 2 giugno (-3,7% la settimana precedente). Si tratta del quarto calo consecutivo per il dato stilato dalla Mortgage Bankers Association (MBA), ad evidenziare l’impatto dei rialzi dei tassi sulle scelte di chi compra casa.
Inoltre, è emerso un peggioramento della bilancia commerciale, con un deficit ad aprile di 74,6 miliardi di dollari (consensus -75,8 mld), a fronte del deficit di 60,6 miliardi (rivisto da -64,2 mld) di marzo.
In tale contesto, gli investitori restano intenti a valutare le scelte future della Fed. Al momento lo scenario più atteso è quello di una pausa nel ciclo di rialzi al meeting FOMC di giugno, seguita da una nuova stretta nella successiva riunione di luglio.
Attenzione rivolta anche alla nuova raccolta di capitali sui mercati obbligazionari da parte del Tesoro americano, con nuove emissioni di Treasury a breve termine che potrebbero arrivare ad oltrepassare 1000 miliardi di dollari entro la fine del 2023, secondo stime fornite da JPMorgan.
Il timore degli analisti è che uno shock di tale portata sull’offerta di Treasury possa comportare rischi per il sistema bancario, a causa della fuga di depositi che potrebbe risultare dai rendimenti maggiori sui titoli di stato.
Intanto sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,072 mentre il dollaro/yen scende a 139,4. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,7%) a 76,8 dollari e il Wti (+0,9%) a 72,4 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 anni e 10 anni salgono rispettivamente al 4,54% e al 3,71%.