Nella scorsa settimana il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha riportato un -0,9% rispetto al -2,3% del corrispondente europeo e al -3,1% del Ftse Mib.
Le altre borse europee hanno archiviato la giornata di venerdì in positivo, in scia ai dati del job report americano e all’andamento degli indici di Wall Street. L’unica esclusa è stata Piazza Affari, che ha lasciato sul terreno lo 0,4%, a 28.586 punti. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato in area 168 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,207%.
Tra le Large Cap, male la settimana di Interpump (-5,7%) e CNH (-2,6%).
Interpump (-5,7%) ha registrato ricavi per 592,2 milioni (+10,2%) nel secondo trimestre 2023 rispetto al 2022. L’Ebitda ha raggiunto 145,7 milioni (+14,3%) con un’incidenza sui ricavi del 24,6%. L’Ebit è cresciuto del 20,6% a 119,4 milioni. L’utile netto è stato di 82,4 milioni (+12,2%). L’indebitamento finanziario netto è pari a 578,3 milioni al 30 giugno 2023. Le attività di sviluppo hanno assorbito 134,8 milioni
Tra le Mid Cap, eccellente ottava per Eurogroup Laminations (+9,8%) in scia ai conti semestrali, seguita da Sanlorenzo (+7,7%) e Buzzi (+5%). Vendite su Datalogic (-16,6%)
Comer Industries (+2,8%) ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi per 676,9 milioni (+6,8% rispetto al 2022). L’Ebitda è cresciuto del 26,4% a 111,1 milioni, con un margine del 16,4%. L’Ebit adjusted è stato di 90,7 milioni (13,4% sui ricavi). L’utile netto è stato di 55 milioni (+14,3%). Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è di 152,4 milioni, la leva finanziaria si è ridotta a 0,75x. Il Free Cash Flow è stato di 83,4 milioni. Gli investimenti sono stati di 10,3 milioni.
Buzzi (+5%) ha pubblicato i dati al 30 giugno 2023 registrando un aumento dei ricavi del 14,3% a 2,15 miliardi. Le vendite di cemento sono diminuite dell’8,3%, mentre il margine operativo lordo è aumentato del 57,6%. L’Ebit è cresciuto a 447,1 milioni e l’utile netto è stato di 431,2 milioni. La Posizione Finanziaria Netta è positiva per 412 milioni. La previsione per il 2023 è un MOL tra 1,1 e 1,2 miliardi.
Risultati anche per Sanlorenzo (+7,7%) che ha riportato ricavi netti per 388,4 milioni nel primo semestre 2023 (+12,6% YoY). L’Ebitda è cresciuto del 20,3% a 67,7 milioni, mentre l’EBIT è aumentato del 20% a 53,1 milioni. Il risultato netto di Gruppo è salito del 20,3% a 39 milioni. La guidance 2023 è stata rivista al rialzo, prevedendo un aumento dei ricavi del 13,4% e dell’EBITDA del 21%. Gli investimenti e la Posizione Finanziaria Netta sono migliorati.
Ariston (-3,5%) ha archiviato il primo semestre 2023 con ricavi in crescita del 34,5% a 1,53 miliardi, guidati dalla divisione Comfort Termico (+37,8%). L’EBITDA adjusted è aumentato del 52,6%, raggiungendo 206,7 milioni, e l’utile netto è salito del 53,7% a 101,9 milioni. Maurizio Brusadelli è stato nominato CEO.
Infine, sempre nel comparto Mid, Carel Industries (-0,6%) ha chiuso il 2023 con ricavi in progresso del 26,4% a 330,3 milioni nel primo semestre 2023. L’EBITDA è aumentato del 29,4% a 72,6 milioni con una marginalità del 22%. L’utile netto è cresciuto del 15,7% a 40,3 milioni. L’indebitamento finanziario netto è salito a 107,6 milioni.
Eurogroup Laminations (+9,8%) mette a segno un’eccellente seduta dopo aver riportato i risultati del primo semestre 2023 che hanno mostrato ricavi in crescita del 6,1% a 453,8 milioni. A trainare i conti è stato principalmente dal settore dei veicoli elettrici (EV & Automotive), che ha registrato una notevole espansione del fatturato (245,1 milioni) del 73,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nonostante l’utile di periodo abbia riportato un calo del 14,7% a 18,8 milioni e la guideline per il FY23 sia stata rivista a ribasso, il mercato ha accolto più che positivamente il semestre della Società.
Ferretti (+1,1%) ha pubblicato i risultati della semestrale che ha riportato ricavi in progresso dell’8,6% a 580,8 milioni, con una crescita di tutte le business units.
Dal lato operativo, Ebitda a 83,4 milioni (+20,8%) grazie a fattori commerciali, di posizionamento strategico nel segmento del made to measure e una gestione industriale efficiente. Utile netto balza del 36,8% a 40,9 milioni.
CIR (-1,7%) ha archiviato il primo semestre 2023 con ricavi per 1,22 (+11,9% a/a), con dinamiche positive in entrambi i settori di attività del gruppo. L’Ebitda si è attestato a 170 milioni (+15,4%) e il risultato netto ha registrato un utile di 14 milioni.
Tra le Small Cap, tonica l’ottava di The Italian Sea Group (+4,8%) e Openjobmetis (+4,5% dopo i conti. Vendite su Fidia (-4,8%) e Fiera Milano (-4,6%).
Il Cda di Openjobmetis (+4,5%) ha approvato la relazione finanziaria al 30 giugno 2023 con ricavi leggermente in calo del 2,1% a 380 milioni. Le controllate Family Care e Seltis Hub hanno registrato performance positive, con crescita rispettivamente del 17% e dell’8,6%. L’Ebitda è di 14 milioni, l’Ebit di 9,5 milioni e l’utile netto di 6,1 milioni. L’indebitamento finanziario netto è migliorato a -19,4 milioni rispetto a -26,2 milioni a fine 2022.
Somec (-0,3%) ha ottenuto due nuove commesse per la divisione Mestieri, per un valore totale di 10 milioni. Una riguarda serramenti in un albergo di lusso a Venezia e l’altra facciate esterne per boutique in Europa e Medio Oriente. I progetti saranno completati entro il 2024.