Bayer – Nel 2Q23 perdita balza a 1,9 mld, pesano oneri non ricorrenti su Divisione Crop Science

Bayer ha registrato vendite consolidate diminuite dell’8,2% (Fx & portfolio adj.) a 11 miliardi nel secondo trimestre 2023, con un effetto cambio negativo di 553 milioni (nel 2Q 2022 positivo per 915 milioni).

L’EBITDA ante special item è calato del 24,5% a 2,5 miliardi. L’EBIT ha registrato un deficit di 956 milioni (nel 2Q22 positivo per 169 milioni) dopo oneri non ricorrenti netti per 2,5 miliardi (2Q22 per 2,1 miliardi) riguardanti principalmente impairment test non programmati sulla Divisione Crop Science.

Il periodo si chiuso con una perdita di 1,9 miliardi (nel 2Q22 perdita di 298 milioni). L’utile per azione core è diminuito del 36,8% a 1,22 euro.

Il 24 luglio Bayer ha abbassato le previsioni per l’intero anno 2023, principalmente a causa di un ulteriore significativo calo delle vendite di prodotti a base di glifosato.

Quando ha comunicato i risultati del primo trimestre, Bayer si era già orientata verso l’estremità inferiore della previsione che aveva precedentemente emesso.

Su base rettificata a livello valutario, Bayer prevede ora di realizzare vendite comprese tra 48,5 e 49,5 miliardi (previsione iniziale: da 51 a 52 miliardi), corrispondenti a un calo dal 2 al 3% (previsione iniziale: aumento dal 2 al 3%). L’EBITDA ante special items è atteso ora tra 11,3 e 11,8 miliardi (previsione iniziale: da 12,5 a 13 miliardi). Infine, prevede un utile core per azione da 6,20 a 6,40 euro (previsione iniziale: da 7,20 a 7,40 euro).