Credem – Utile netto a 439 mln (+94,2%) nei 9M 2023

A fine settembre 2023 il margine di intermediazione del gruppo Credem si attesta a 1.418,9 milioni, in crescita del 36,3% a/a.
All’interno dell’aggregato, il margine finanziario è pari a 788,4 milioni (+79,7% a/a). Il margine da servizi si attesta a 630,5 milioni (+4,6% a/a).
Più in dettaglio le commissioni nette ammontano a 492 milioni (0,5% a/a) di cui €330,5 milioni di commissioni da gestione ed intermediazione (+0,7% a/a) e 161,5 milioni di commissioni da servizi bancari (2,8% a/a).
Il trading in titoli, cambi e derivati raggiunge 54,5 milioni (+19,5% a/a). Il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita si attesta a 65,6 milioni (+47,7% a/a).
I costi operativi sono pari a 612,1 milioni (+5,8% a/a). Nel dettaglio, le spese amministrative ammontano a 189,4 milioni (+12% a/a), mentre le spese relative al
personale sono pari a 422,7 milioni (+3,2% a/a).
Il cost/income si attesta al 43,1% rispetto al 55,6% della fine dei primi nove mesi del 2022.
Il risultato lordo di gestione è pari a 806,8 milioni (+74,4%). Gli ammortamenti assorbono a 78 milioni (+8% a/a).
Il risultato operativo si attesta a 728,8 milioni (+86,7%a/a).
Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono pari a 10,7 milioni rispetto a 5,8 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. Le rettifiche nette di valore su crediti sono pari a 9,5 milioni (rispetto a 8,7 milioni a fine settembre 2022). Il Gruppo registra un costo del credito annualizzato pari a 4 bps.
Il saldo delle componenti straordinarie è pari a 61,6 milioni (rispetto a 46,7 milioni a fine settembre 2022) e include, tra l’altro, quasi 58 milioni, al lordo dell’effetto fiscale, di contributo ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà.
L’utile netto consolidato si attesta a 439 milioni (+94,2% a/a).
Il ROTE annualizzato è pari a 20,0%, il ROE annualizzato si attesta a 17,2%.
Dal lato patrimoniale, la raccolta complessiva da clientela a fine settembre 2023 si attesta a 93.156 milioni rispetto a 87.084 milioni a fine anno 2022. La raccolta complessiva sale a 108.099 milioni da 101.946 milioni al 31 dicembre 2022. In particolare, la raccolta diretta da clientela raggiunge 36.918 milioni 36.330 milioni a fine anno 2022, mentre la raccolta diretta complessiva è pari a 42.054 milioni rispetto 39.771 milioni a fine anno 2022.

La raccolta indiretta da clientela risulta pari a 48.375 milioni.

Gli impieghi a clientela si attestano a 34.429 milioni 34.483 milioni al 31 dicembre 2022, con costante attenzione alla qualità del portafoglio.

Le sofferenze nette su impieghi netti sono pari a 0,24% (0,23% a fine anno 2022), dato significativamente inferiore alla media di sistema pari a 1,06%. Le sofferenze lorde sono pari a 317,4 milioni e la percentuale di copertura è del 74,2% (75,7% la percentuale di copertura a fine anno 2022).
Il rapporto tra crediti problematici totali lordi e impieghi lordi (NPL Ratio) si attesta al 2,07% (2,1% a fine dicembre 2022) a fronte di una media delle banche significative italiane del 2,78% e del 2,26% della media UE. 

Il CET1 ratio calcolato su Credemholding è pari a 14,8%, ai massimi livelli del sistema con oltre 1,4 miliardi di margine sui requisiti patrimoniali di vigilanza; il CET1 Ratio minimo (SREP) assegnato al Gruppo per il 2023 è pari a 7,56%, tra i più bassi tra le banche italiane vigilate da BCE. Il Tier 1 capital ratio è pari al 15,1% e il Total capital ratio è pari a 17,5%.